Nessuno sconto per Marco Piovella. Uno dei principali imputati per gli scontri di Inter-Napoli resterà in carcere in attesa di nuovi sviluppi.
MILANO – Marco Piovella resta in carcere. Il GIP di Milano ha rigettato la richiesta per i domiciliari dei legali di uno dei principali imputati per gli scontri avvenuti fuori da San Siro prima di Inter-Napoli. Nell’ordinanza – riportata dall’ANSA – si legge come “il detenuto ha seguito la regola dell’omertà propria dei gruppi della curva che ne uscirebbe certamente rafforzata se egli fosse scarcerato provocando ostacoli maggiori nell’accertamento della verità“.
“La scelta – spiega la Procura – di non collaborare nonostante il dolore per la morte di Belardinelli costruisce un forte ostacolo per l’accertamento di chi ne sia responsabile. La morte dell’amico è dovuta peraltro a fatti che egli stesso ha contribuito in modo importante a generale“.
“Da Piovella – conclude la nota – non c’è stato nessun segno di pentimento per quanto successo. Un atteggiamento che tra l’altro potrebbe ripetersi qualora l’occasione nuovamente si ripresenti in altre e prossime trasferte dei tifosi con un rischio acuito dalla volontà di rappresaglie“.
Scontri Inter-Napoli, fermata una seconda auto in Campania
Mentre Marco Piovella resta in carcere, a Napoli proseguono le indagini per risalire a chi ha ucciso Daniele Belardinelli. Dopo il fermo di una prima auto, gli inquirenti hanno individuato anche una seconda vettura che potrebbe essere passata sopra alla vittima quando era già a terra. Al momento si tratta solamente di una ipotesi che sarà confermata solamente dai controlli in programma nei prossimi giorni.
Si allunga anche la lista delle persone fermate e indagate per omicidio volontario. Solo nella giornata di ieri gli inquirenti hanno iscritto sul registro degli individui coinvolti otto tifosi del Napoli che quella sera si trovavano a bordo delle due vetture ree di aver investito Belardinelli.
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