Manifestazioni a Pisa: onda di critiche da Conte e Schlein contro l’uso della forza.
Le immagini degli scontri a Pisa, con studenti intrappolati e manganellati, hanno portato a un’ampia condanna da parte delle forze politiche di opposizione, tra cui spiccano le figure di Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, e Giuseppe Conte, presidente del Movimento Cinque Stelle.
Scontri a Pisa, la risposta di Conte e Schlein
Elly Schlein ha espresso la sua netta opposizione agli avvenimenti, denunciando su social media: “Basta manganellate sugli studenti. Le immagini di Pisa sono inaccettabili: studenti e studentesse intrappolati in un vicolo e caricati a manganellate dalla polizia“.
La segretaria del PD ha annunciato l’intenzione di presentare un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno, richiedendo chiarimenti su quanto accaduto e sottolineando un: “Clima di repressione” già contestato precedentemente al Parlamento.
Anche Giuseppe Conte ha preso posizione, condannando le azioni delle forze dell’ordine e sottolineando la gravità di rispondere con la violenza a manifestazioni di dissenso. “Ancora una volta manganellate contro chi protesta per il massacro in corso a Gaza. Questa volta a Pisa, ai danni di studenti, giovanissimi. Altri episodi ci sono stati a Firenze. Sono immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese“, ha dichiarato Conte. L’ex premier ha evidenziato la necessità di una risposta diversa da parte dello Stato.
La difesa della libertà di manifestare
La questione sollevata da Schlein e Conte non riguarda solo l’episodio specifico di Pisa ma interpella direttamente i principi democratici di libertà di espressione e di manifestazione.
Mentre l’opposizione chiama a una riflessione sulla modalità di gestione dell’ordine pubblico, figure come Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi e Sinistra e Angelo Bonelli hanno espresso preoccupazione per un’eccessiva militarizzazione della risposta alle proteste, sottolineando la necessità di garantire spazi democratici.
D’altra parte, la maggioranza ha visto voci come quella della leghista Susanna Ceccardi difendere l’operato delle forze dell’ordine, attribuendo la responsabilità degli scontri alla non autorizzazione del corteo e all’intenzione di alcuni manifestanti di scatenare il caos. “Io sto dalla parte dei poliziotti che hanno fatto il proprio dovere“, ha affermato Ceccardi, criticando la narrazione offerta dall’opposizione.