Il segretario del Pd si schiera dalla parte del presidente del Consiglio e critica il suo alleato.
Gli ultimi giorni pieni di turbolenze tra il leader del M5s e che stavolta coinvolge anche il capo del governo, mettono Enrico Letta davanti alla certezza su chi “tifare”. Se ha cercato in tutti i modi di star fuori dalle beghe di partito interno al M5s, sul governo non si scherza. Non è la prima volta che il dem critica l’ex premier, una strigliata era arrivata sulle prime ingerenze sulle armi. Ora Letta pone l’ultimatum.
Letta è infastidito e la sua pazienza con Conte e i grillini sta giungendo al limite tanto che dovrà dare ragione prima o poi ai dem di base riformista contrari al sodalizio con i 5 stelle da sempre. Negli ultimi giorni, i rapporti sono sempre più allentati ma allo stesso tempo al Nazareno sono preoccupati. Le “avventate mosse grilline” come le chiamano al Pd mettono agitazione nella coalizione giallorossa.
Letta sta allentando la presa con i 5 stelle: il proporzionale sarebbe la spinta decisiva
A colloquio con Conte, Letta ha messo in chiaro le cose riguardo all’appoggio esterno e all’uscita dal governo. Se i 5 stelle lasciano il governo si fa subito alle elezioni anticipate ma a quel punto – chiarisce Letta – ognuno andrà per conto suo. Inoltre, il segretario dem sottolinea “non so quanto convenga a Conte e a Salvini il voto anticipato” riferendosi al consenso sempre più in calo soprattutto dopo le amministrative.
Il Pd ha finalmente deciso di segnare la sua strada a prescindere dai grillini. Il M5s non ha più i numeri di un tempo e non è più così appetibile dal punto di vista del consenso elettorale, anzi diventa sempre più un peso difficile da gestire che rischia di trascinare tutto il centrosinistra a fondo. Ma il Pd non può permetterselo dopo la vittoria delle amministrative e i consensi in salita. Il calcio finale giù dal burrone potrebbe arrivare con il cambio della legge elettorale.
Letta infatti non nasconde di sognare ancora il proporzionale. “Il proporzionale agevolerebbe tutte le forze nell’azione politica” ha detto. “Avere una legge elettorale che superi i limiti dell’attuale è una priorità per tutti” confessa il segretario dem.