Scontro tra Fico e gli attivisti M5s in Campania sulla possibile alleanza con il Pd. L’ultima parola spetta a Crimi e alla piattaforma Rousseau.
NAPOLI – E’ sempre più crisi pentastellata. A confermare le difficoltà dei grillini è lo scontro tra Fico e gli attivisti M5s della Campania in vista delle prossime elezioni regionali. Il presidente della Camera, come riportato dal Corriere della Sera, ha aperto ad una alleanza con il Partito Democratico per non rischiare di ‘scomparire’.
Da parte degli iscritti, però, è arrivato il no come spiega Luigi Iovino: “Io credo che si debba rispettare la volontà della base, che in grande maggioranza è contraria. Noi interpreteremo quella volontà e riferiremo. A questo punto vedo difficile un voto su Rousseau.
Crimi e la piattaforma Rousseau i passaggi decisivi
Lo scontro tra Fico e gli attivisti non sembra essere decisivo per il candidato in Campania. L’ultima parola, infatti, spetta a Vito Crimi che potrebbe, come già successo in passato, affidarsi alla piattaforma Rousseau per cercare di uscire dalla situazione senza prendere una decisione che rischia di essere un’arma a doppio taglio.
Da una parte l’alleanza con il Pd sembra essere destinata a spaccare il MoVimento, dall’altra l’idea di correre da soli non piace a molti visto che il rischio di una nuova debacle è molto alta.
La posizione del Pd
Il Pd è pronto a mettere nero su bianco questa alleanza tanto da essere disposto a ‘sacrificare’ anche l’attuale governatore De Luca. Al Nazareno si pensa ad un nome che potrebbe andare bene anche al M5s come il ministro Sergio Costa.
I democratici attendono la risposta grillina e ragionano su un piano b. L’ultimo profilo sembra essere quello del neo ministro dell’Università Manfredi, pronto ad essere candidato in caso di fallimento della trattativa con i pentastellati.