Autonomie, è di nuovo scontro Governo-Regioni. Fontana: “Poteri su scuola e sanità”

Autonomie, è di nuovo scontro Governo-Regioni. Fontana: “Poteri su scuola e sanità”

Scontro Governo-Regioni sulle autonomie. Fontana rilancia: “Vogliamo il potere assoluto su scuola e sanità”.

ROMA – Scontro Governo-Regioni sulle autonomie. A riaprire il duello ‘verbale’ è il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, che a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio è ritornato su uno degli argomenti più spinosi del nuovo esecutivo.

Aspettiamo – sottolinea – il confronto con il ministro Boccia. Ma su questo argomento dobbiamo ripartire da dove si era arrivati. E la Lombardia è pronta ad assumere le competenze su scuola e sanità“.

Il governatore Fontana: “Boccia ha detto di voler incontrare i tre governatori”

Un incontro che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane: “Il ministro ha espresso la sua volontà di incontraci. Io sono disponibile a discutere ma l’importante è non mettere da parte quanto fatto fino a questo momento“. Ma l’ottimismo per una fumata bianca è sempre più basso: “Per ora – sottolinea Fontana – non abbiamo visto un’attenzione particolare al Nord. Ma può essere che ci siamo distratti oppure che nei punti non è stata esplicitata chiaramente questa parte. Stiamo parlando di un libro dei sogni e probabilmente in uno di questi punti se lo andiamo ad analizzare meglio ci sarà qualcosa in merito“.

E non manca l’attacco a Roma: “O si affronta il tema prendendo il toro per le corna oppure il problema non si risolverà mai anche con un sottosegretario apposito. Penso che Roma Capitale sia un problema ormai da sessant’anni ma lì le risorse arriveranno in modo consistente“.

Attilio Fontana

La replica di Boccia

Il ministro Boccia ai microfoni di Sky TG24 ha replicato al governatore Fontana: “Ricordo a tutti che la casa comune delle Regioni è il ministero. Io andrò da lui e dagli altri governatori per instaurare un rapporto di collaborazione. Non reagirò a nessuna provocazione e chiedo di rispettarci e ascoltarci perché gli ultimatum non ci portano da nessuna parte“.