Scontro infuocato tra Bersani e Mulè: “Venite a fare lezioni a noi”

Scontro infuocato tra Bersani e Mulè: “Venite a fare lezioni a noi”

Giorgio Mulè e Pier Luigi Bersani si confrontano aspramente su dati dell’occupazione e politiche sociali, con Floris alle prese con una lite.

Nell’ultima puntata di DiMartedì, la trasmissione televisiva condotta da Giovanni Floris su La 7, si è assistito a un vivace confronto tra Giorgio Mulè, esponente di Forza Italia, e Pier Luigi Bersani, ex segretario del Partito Democratico. Il dibattito, incentrato sui dati dell’occupazione in Italia, ha raggiunto livelli di tensione tali da costringere il conduttore a intervenire drasticamente, abbassando l’audio in studio in un tentativo di riportare la calma.

Giorgio Mulè ha aperto il dibattito ponendo una serie di domande incisive a Bersani, evidenziando il positivo andamento dell’economia italiana e il giudizio favorevole dell’Europa sulle politiche attuate. Tuttavia, la risposta di Bersani è stata immediata e pungente, sottolineando come le valutazioni di Moody’s non fossero del tutto positive, un punto che Mulè ha cercato di confutare, evidenziando una differenza tra outlook e rating.

Pier Luigi Bersani

Divergenze irreconciliabili e tensione in studio

Il dibattito si è intensificato quando Bersani ha messo in discussione il concetto di “piena occupazione”, portando ad esempio dati della Caritas e mettendo in luce la precarietà del lavoro in Italia. Mulè, dal canto suo, ha sottolineato un miglioramento rispetto al passato, ma senza convincere il suo avversario. Tra le affermazioni di Mulè: “Le pensioni minime le avete aumentate a quelli che guadagnavano 500 euro? e venite a fare lezioni a noi”.

Un altro tema caldo è stato quello delle mense per i poveri, su cui i due politici hanno espresso visioni diametralmente opposte, con Mulè che ha difeso l’azione del suo partito e Bersani che ha messo in dubbio l’efficacia delle politiche adottate negli ultimi anni.

Il ruolo di Floris e la ricerca della calma

Nel tentativo di placare gli animi, Giovanni Floris ha introdotto nuovi argomenti, come quello della carne sintetica, ma sia Mulè che Bersani hanno preferito concentrarsi sulle politiche sociali e sui problemi del passato, con Mulè che ha accusato il PD di non essersi adeguatamente occupato delle fasce più deboli della popolazione.

Il clima in studio è diventato sempre più teso, con Floris che ha cercato invano di ristabilire un dialogo costruttivo. Alla fine, l’unica soluzione per il conduttore è stata quella di abbassare l’audio dello studio, un gesto simbolico per richiamare all’ordine e riportare la discussione su binari più civili. Questo episodio dimostra quanto sia difficile gestire dibattiti su temi caldi come l’occupazione e le politiche sociali, soprattutto quando i protagonisti sono figure politiche di spicco con visioni fortemente contrastanti.