Tensione al Governo, Riccardo Molinari (Lega) avverte Di Maio: Complicato andare avanti se si pensa che la Lega sia un partito di corrotti.

Molinari (Lega) avverte Di Maio: “Difficile andare avanti se si è convinti che la Lega sia un partito di corrotti“. Resta alta la tensione al governo, con diversi esponenti delle due ali dell’esecutivo che mettono in discussione il rapporto tra Lega e Movimento Cinque Stelle.

Bonus psicologo 2023:
ecco come usufruire del contributo

Luigi Di Maio
Luigi Di Maio

Riccardo Molinari (Lega): “Complicato andare avanti se manca la fiducia”

L’ultimo monito arriva dal Carroccio e porta la firma di Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera.

Di Maio ha impostato la campagna elettorale del M5s su distinzione morale tra loro e noi, è una cosa molto grave. Quando manca la fiducia e se il vicepremier è convinto che la Lega sia un partito di corrotti, andare avanti diventa molto complicato“, ha fatto sapere Molinari come riportato da TGCOM 24.

Camera dei deputati
Fonte foto: https://www.facebook.com/Cameradeideputati

I dubbi di Di Maio sulla Lega

E in effetti sin dal caso Siri il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio ha messo in discussione, più o meno direttamente, l’integrità morale della Lega di Matteo Salvini, accostando il leader del Carroccio a Silvio Berlusconi. Ovviamente in un paragone che non voleva essere un complimento.

Di Maio ha alzato ulteriormente l’asticella di fronte al caso delle tangenti in Lombardia. Gli ultimi sviluppi dell’inchiesta hanno portato all’arresto del sindaco di Legnano (della Lega), e il leader del Movimento Cinque Stelle ha colto l’occasione per dire ai suoi elettori che le prossime europee saranno una sfida tra il MoVimento e la nuova tangentopoli.

Inutile sottolineare il fatto che Salvini e i suoi non abbiano apprezzato l’esternazione di Di Maio.

Riproduzione riservata © 2023 - NM

ultimo aggiornamento: 17-05-2019


Scontro M5-Lega, Salvini: “Pensi ai morti sul lavoro”. Di Maio: “Inaccettabile una campagna così”

Professoressa sospesa a Palermo, il M5S accusa la Lega di censura