Scontro Lega-M5S sulle grandi opere

Scontro Lega-M5S sulle grandi opere

Governo, Lega e Movimento Cinque Stelle si dividono sulle grandi opere. Salvini accelera, i pentastellati frenano.

Dopo aver resistito agli urti della politica sui migranti di Matteo Salvini e a quelli del decreto dignità di Luigi Di Maio, la coalizione Lega-Movimento Cinque Stelle inizia pericolosamente a vacillare di fronte al tema delle grandi opere, ossia Tav, Tap, Pedemontana Terzo Valico. Di Maio ha provato a gettare acqua sul fuoco dicendosi certo che le parti troveranno un accordo.

Grandi opere, Matteo Salvini: “I benefici sono superiori ai costi”

Nettamente a favore degli investimenti per le grandi opere, Matteo Salvini invita gli alleati a riflettere sui benefici economici derivanti dalle ingenti spese: “Molte nostre aziende fanno gola all’estero, ma noi non vogliamo svenderle – ha dichiarato il ministro dell’Interno ai microfoni de La Stampa. Non ripeteremo i molti errori commessi in passato da qualche commissario che dovrebbe rispondere in sede civile e anche penale. Se vuoi portare turisti in Italia, devi avere una compagnia di bandiera. È un asset strategico, come l’acciaio. Non possiamo chiudere l’Ilva, così non possiamo vendere o svendere Alitalia, intera o a pezzi. Pedemontane, Tap e Terzo Valico? I benefici sono superiori ai costi“.

GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI

Barbara Lezzi (M5S): “Servono altri tipi di investimenti”

Dura la risposta da parte della ministra Barbara Lezzi del Movimento Cinque Stelle: “In Italia servono le infrastrutture e in particolare ne hanno estremo bisogno il sud e le aree interne del centro-nord. È la carenza di questo genere di investimenti che ha provocato una perdita ulteriore di altri 300mila posti di lavoro al sud durante la crisi. Strade sicure, ferrovie, scuole, ricerca, università, bonifiche, anti-dissesto idrogeologico, energia pulita. Questi sono gli investimenti che L’Italia aspetta“. Secondo l’ala gialla del governo, dunque, la priorità per l’Italia sarebbero altre opere che possano in qualche modo creare lavoro e un circolo economico nell’immediato e con un investimento più contenuto.

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