Verso la Fase 2, Boccia avvisa le Regioni: “Chi sbaglia se ne assume la responsabilità”. Zaia: “Le ordinanze restano”

Verso la Fase 2, Boccia avvisa le Regioni: “Chi sbaglia se ne assume la responsabilità”. Zaia: “Le ordinanze restano”

Scontro Regioni-Governo sulla ‘Fase 2’. Boccia annuncia: “Dal 18 maggio ritornano le differenze territoriali”.

ROMA – E’ scontro tra Regioni e Governo sulla ‘Fase 2’. Intervenuto ai microfoni di Radio Popolare, il ministro Boccia ha chiesto a tutti i governatori di non fare fughe in avanti perché “chi sbaglia dovrà assumersi le responsabilità“.

Tutti vorremmo tornare a vivere come prima – ha aggiunto l’esponente dem – ma senza vaccino sarà impossibile. Il Governo indicherà la strada giusta da seguire ma voglio ricordare a tutti che non possiamo distruggere in tre giorni i sacrifici fatti dal nostro Paese. Presto pubblicheremo i dati che ci hanno fatto decidere per una misura più graduale“.

Ipotesi ritorno a differenze territoriali

Le misure uniche nazionali potrebbero essere riviste il 18 maggio. Il ministro Boccia ha parlato di possibile differenze territoriali nelle prossime settimane.

Le Regioni stanno facendo uno sforzo quotidiano e presto avremo un confronto per ottenere dei report giornaliero sui contagi e sulla situazione sanitaria. Solo così potremo decidere se allentare (o no) qualche stretta. Il Paese sta ripartendo e non possiamo rischiare di ritornare nell’emergenza per passi troppo affrettati“.

Coronavirus

Zaia conferma le misure: “Nessun passo indietro”

Non si è fatta attendere la replica del governatore Zaia. “I Veneti – ha ribadito il presidente della Regione – sono persone responsabili e per bene. Non escludo altre ordinanze e queste firmate non saranno revocate“.

E poi lancia un messaggio alla maggioranza: “Non ho bisogno di visibilità. Il mio non è un atto sovversivo, lasciateci lavorare in pace. Il Governo può impugnare le ordinanze ma lo deve fare con tutti quelli che le hanno fatte. Non è una scelta per colore politico ma per ordinanza. Ormai abbiamo capito che i problemi di questo Paese sono in Veneto“.

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