Ronaldo: “Ho rispettato il protocollo”. Spadafora: “Arrogante e bugiardo”

Ronaldo: “Ho rispettato il protocollo”. Spadafora: “Arrogante e bugiardo”

Ronaldo a Spadafora: “Non ho violato il protocollo”. La replica del ministro: “Arrogante e bugiardo”.

ROMA – E’ scontro tra Cristiano Ronaldo e il ministro Spadafora. In una diretta Instagram, come riportato da La Gazzetta dello Sport, il portoghese ha replicato al titolare del Dicastero dello Sport: “Sono qui per dirvi che sto bene. Vi ringrazio del supporto e dei messaggi […]. Sono da solo, la mia famiglia è su un altro piano della casa, non possiamo avere contatti“.

E poi la critica al ministro: “Un signore dall’Italia dice che non ho rispettato il protocollo. E’ tutto falso. Voglio dire che l’ho rispettato e sempre lo rispetterò“.

La replica di Spadafora: “Arrogante e irrispettoso”

Immediata la replica del ministro Spadafora attraverso i microfoni dell’Ansa: “La bravura di certi professionisti non li autorizza ad essere arroganti e irrispettosi verso le istituzioni e a mentire. Non ho voglia di proseguire all’infinito su questo tema. Secondo me chi è più noto dovrebbe avvertire la responsabilità di pensare prima di parlare e di dare il buon esempio. Confermo quanto detto in precedenza relativamente all’abbandono dell’hotel di alcuni giocatori della Juventus. Dichiarazioni basate sulle comunicazioni della società alla Asl di Torino. Non interverrò più sul tema e rinnovo gli auguri di pronta guarigione a tutti i positivi“.

Vincenzo Spadafora

La vicenda

Ai microfoni di una trasmissione radiofonica il ministro Spadafora ha detto che, secondo lui, da parte di Cristiano Ronaldo c’è stato una violazione del protocollo quando ha lasciato l’isolamento fiduciario della Juventus per raggiungere il ritiro del Portogallo.

Sull’episodio ci sono indagini in corso da parte di giustizia sportiva e ordinaria. Molto probabilmente ci sarà una multa (da 400 a 1.000 euro) per tutti i giocatori che hanno rotto la bolla. Da capire se c’è stata una responsabilità anche da parte della Juventus. La società bianconera ha sempre smentito qualsiasi violazione del protocollo.

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