Scoperto un fascicolo vuoto sul caso Emanuela Orlandi all’Archivio Centrale dello Stato. Depositato nel 2017, resta un mistero.
È stato rinvenuto all’Archivio Centrale dello Stato un fascicolo vuoto sul caso Emanuela Orlandi, depositato nel 2017 dal Ministero dell’Interno. L’episodio, come riportato da Sky News, è stato portato alla luce da Gian Paolo Pelizzaro, giornalista e consulente della Commissione di inchiesta sulle scomparse di Mirella Gregori e della stessa giovane del Vaticano.
Emanuela Orlandi: da dove proviene il fascicolo vuoto
Secondo quanto spiegato da Simona Greco, responsabile della Sala Raccolte speciali dell’Archivio Centrale dello Stato, il fascicolo vuoto fa parte di una serie di documenti relativi alla Direzione centrale della polizia di prevenzione, versati all’Archivio nel 2017.
La cartella, identificata con il titolo “Scomparsa di Emanuela Orlandi“, include una copertina intestata al Ministero dell’Interno – Direzione generale della pubblica sicurezza – Ucigos. Seguita da tre fogli che elencano il contenuto originariamente presente. Tuttavia, nessuno degli atti elencati è stato effettivamente depositato.
La documentazione, spiega la responsabile, fu ritrovata nel 1996 presso un deposito decentrato del Ministero dell’Interno. Situato sulla circonvallazione Appia, durante ricerche legate alla strage di Piazza della Loggia.
Questo deposito conteneva materiali della Divisione affari riservati, poi riorganizzati sotto Ucigos e successivamente confluiti nella Direzione centrale della polizia di prevenzione (Dcpp).
Le azioni della Commissione di inchiesta
Di fronte a questa scoperta, aggiunge Sky News, la Commissione di inchiesta ha deciso di riunire l’Ufficio di presidenza per valutare le prossime azioni. L’obiettivo è chiaro. Rintracciare gli atti mancanti e chiarire il motivo della loro assenza.
Il senatore De Priamo ha sottolineato l’importanza di fare luce su questa vicenda: “Ringrazio la dottoressa Simona Greco, responsabile della Sala Raccolte speciali, per averci spiegato l’iter di questo versamento avvenuto da parte del ministero dell’Interno nel 2017“.
Questa nuova anomalia non fa che alimentare i dubbi e i misteri legati al caso di Emanuela Orlandi, un enigma che da oltre 40 anni rimane irrisolto.