Si tratta della più grande miniera di terre rare in Europa e potrebbe salvare la nostra economia da quella cinese.
La ricerca delle terre rare ormai è paragonabile a quella dell’oro nel Far West perché questi minerali, rari appunto, sono essenziali per la costruzione di dispositivi elettronici. Tutta la produzione high-tech si basa su questi minerali. In Lapponia, la compagnia mineraria statale LKAB ha scoperto un giacimento di terre rare di oltre un milione di tonnellate. Si tratta del più grande giacimento di terre rare in Europa e si trova accanto ad una miniera di minerale di ferro.
Oltre ad essere utilizzati per i prodotti hight-tech, questi minerali sono anche strategici per la transizione energetica. Questa scoperta ci potrebbe rendere indipendenti dalla Cina da cui ora siamo costretti a rifornirci dato che la maggior parte delle terre rare arriva dalla Cina che si sta mobilitando alla ricerca di nuove terre rare nell’Asia centrale a causa della forte domanda in crescita. Le industrie si stanno spostando verso le energie rinnovabili e per produrre veicoli elettrici, turbine eoliche servono questi minerali.
Verso l’indipendenza dalla Cina
“La cosa importante è che possiamo identificare depositi abbastanza grandi di questo materiale qui all’interno dell’Unione Europea, perché questi materiali saranno vitali per l’elettrificazione”, ha affermato Jan Mostrom, CEO di LKAB, aggiungendo che il giacimento è “enorme” e “rappresenta un primo passo verso l’autosufficienza dell’Europa”. L’azienda ha inoltre promesso una riduzione dei tempi, in genere 10-15 anni ritenuti troppi, per l’autorizzazione di questo giacimento per necessità e procedere alla transizione energetica
Questa scoperta è una buona notizia per l’Occidente, e soprattutto per l’Unione europea che potrà in questo modo rendersi completamente autonoma nell’approvvigionamento di questi materiali e non dovrà più dipendere dalla Cina.