Scontro tra Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito. Le accuse di manipolazione sui diritti TV, le risposte di Agcom e del Ministro.
Al centro della scena, Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, e Claudio Lotito, presidente della Lazio, con un dibattito che si focalizza sull’assegnazione quinquennale dei diritti televisivi.
Durante il convegno “Le nuove prospettive sulla riforma dello sport“, De Laurentiis non ha esitato a esprimere il proprio dissenso sulla decisione di assegnare i diritti TV per un quinquennio. La sua accusa è chiara: si tratta di una mossa calcolata per garantire stabilità finanziaria alla Lazio di Lotito. “Pensare di fare ad arte un’aggiudicazione a cinque anni che serve a Lotito per mantenere l’equilibrio di bilancio è una follia“, ha dichiarato il presidente del Napoli, sottolineando come le dinamiche del calcio moderno siano in rapida evoluzione e come decisioni a lungo termine possano rivelarsi inadeguate.
La riservatezza su Garcia e il nuovo allenatore
Interrogato dai giornalisti riguardo la situazione dell’allenatore Garcia e della ricerca di un nuovo tecnico, De Laurentiis ha preferito mantenere una posizione di riserbo, rispondendo con un semplice “no comment”. Ha invece commentato la recente partita Napoli-Empoli, evidenziando come l’inaspettata sconfitta sia parte dell’incertezza e della bellezza del calcio.
La battaglia contro la pirateria e le critiche all’Agcom
Il presidente del Napoli ha inoltre criticato l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) per il ritardo nell’approvazione di leggi contro la pirateria. Questo ritardo, secondo De Laurentiis, complica la lotta contro un fenomeno che danneggia gravemente il mondo del calcio.
Di fronte alle dichiarazioni di De Laurentiis, il ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, ha preso posizione. Secondo Abodi, la scelta attuale relativa ai diritti TV mantiene la sua validità e non va sottovalutata, specialmente considerando la prossimità del nuovo campionato. Il ministro ha inoltre evidenziato la necessità di valorizzare il calcio italiano a livello mondiale, un settore che ha il potenziale per crescere ben oltre i confini nazionali. “Dobbiamo essere più coraggiosi“, ha concluso Abodi, “nella ricerca di un valore inespresso e nella definizione del cliente finale.“
In questo scenario, le parole di De Laurentiis aprono nuove riflessioni sul futuro del calcio italiano, su come gestire i diritti televisivi e sulle strategie per combattere la pirateria, temi caldi che continueranno a essere al centro del dibattito nel mondo dello sport.