L’Africa CDC ha dichiarato l’emergenza sanitaria per l’epidemia di mpox in Africa. Come il virus si sta diffondendo e l’impatto sui bambini.
L’Africa sta affrontando una nuova ondata di epidemia di vaiolo delle scimmie, ormai conosciuto come mpox, che sta mettendo in ginocchio diverse nazioni del continente.
Il virus, che si è diffuso principalmente dalla Repubblica Democratica del Congo, ha spinto l’Africa Centres for Disease Control and Prevention (CDC africano) a dichiarare lo stato di emergenza sanitaria pubblica su scala continentale. L’allarme non riguarda solo l’Africa: il mpox rappresenta una minaccia globale e necessita di una risposta internazionale immediata.
La minaccia del Clade 1b: un nuovo ceppo più virulento
L’epidemia attuale è particolarmente preoccupante a causa di un nuovo ceppo del virus, noto come Clade 1b, che ha dimostrato di essere più virulento rispetto alle varianti precedenti. Questo ceppo, sebbene meno mortale del Clade 1a endemico in Africa centrale, si diffonde più facilmente, soprattutto attraverso il contatto ravvicinato, inclusi i rapporti sessuali.
Il Clade 1b ha rapidamente aumentato il numero dei contagi, rendendo la Repubblica Democratica del Congo l’epicentro della crisi. Oltre alla rapida diffusione, il virus ha iniziato a espandersi oltre i confini nazionali, con casi segnalati in paesi come Burundi, Kenya, Rwanda e Uganda. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato che solo nel mese di giugno si siano verificati 567 nuovi casi nel continente, ma le cifre reali potrebbero essere significativamente più alte.
L’impatto devastante sui bambini: un nuovo profilo dei contagiati
Uno degli aspetti più allarmanti di questa nuova ondata di mpox è il cambiamento nel profilo delle persone colpite. Se nel 2022 e 2023 la maggioranza dei contagiati erano adulti, oggi si registra un incremento preoccupante tra i bambini.
Secondo l’OMS, nella Repubblica Democratica del Congo il 39% dei casi e il 62% dei decessi dall’inizio dell’anno riguardano bambini sotto i cinque anni. Save the Children ha riportato casi di neonati di appena due settimane colpiti dalla malattia, con gravi conseguenze sulla loro salute.
Questa situazione è particolarmente critica nelle aree di conflitto come Goma, dove circa 354.000 bambini vivono in campi per sfollati, in condizioni igieniche precarie che favoriscono la diffusione del virus. La situazione richiede un intervento urgente per proteggere i più vulnerabili da un’epidemia che continua a espandersi senza segni di rallentamento.
L’OMS si riunirà domani per decidere se dichiarare l’epidemia di mpox un’emergenza sanitaria internazionale. Se confermato, il mondo dovrà prepararsi a una risposta coordinata per contenere la diffusione del virus e proteggere le popolazioni più a rischio.