Scoppiano le polemiche a Perugia per le rirese di “Blue Moon” la serie su Amanda Knox: ecco la lettera della sindaca della città.
A Perugia, sono da poco iniziate le riprese di Blue Moon, la nuova serie prodotta da Disney+ che si concentra sulla controversa vicenda giudiziaria di Amanda Knox, l’americana accusata e successivamente assolta per l’omicidio di Meredith Kercher.
Questa produzione, fin dal suo annuncio, ha scatenato molte polemiche tra i cittadini. La sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, ha recente condiviso una lunga lettera. Ecco cosa ha scritto.
Le polemiche a Perugia per la serie su Amanda Knox
La scelta di ambientare alcune scene proprio nei luoghi simbolo di Perugia non è stata accolta con favore da molti residenti. Giovedì 7 novembre, come riportato da Leggo.it, un drappo con la scritta “Rispetto per Meredith” è apparso su un balcone nel cuore del centro storico.
La sindaca Vittoria Ferdinandi si è detta profondamente consapevole del dolore che questa vicenda ha portato alla città. “Ricordo il peso e il dolore di quella vita strappata via così violentemente“, ha dichiarato la prima cittadina.
Aggiunge: “Ricordo poi la rabbia e l’impotenza di vedere la mia città sbranata dal cannibalismo mediatico, dal vouyerismo perverso del dolore“.
La lettera della sindaca di Perugia
Di fronte alla protesta dei cittadini, la sindaca ha spiegato le sue motivazioni all’interno di una lunga lettera e ha offerto pubblicamente le sue scuse.
Vittoria Ferdinandi ha dichiarato che – nel concedere l’autorizzazione – ha cercato di proteggere la città da rappresentazioni improprie e fuori contesto.
“Avremmo potuto non autorizzare le riprese di cinque scene a Perugia che sarebbero state realizzate in qualsiasi altro borgo della nostra regione“, ha spiegato. ” Abbiamo ritenuto che farle girare qui sarebbe stato un elemento di maggiore garanzia e di controllo“.
Le scuse pubbliche della sindaca sono state rese note venerdì 8 novembre. “Perugia mia, scusami” ha dichiarato, proseguendo con parole accorate: “Il tuo dolore non è e non sarà mai per me soltanto un effetto collaterale di una scelta politica“.