Le tensioni nella Striscia di Gaza sono il risultato di una complessa serie di questioni politiche, territoriali, economiche e sociali.
La Striscia di Gaza è una fascia di territorio palestinese che si estende per circa 360 chilometri quadrati, simile in dimensioni ad una media provincia Italiana, ed è situata lungo la costa del Mar Mediterraneo. Dal 1967, dopo la cosiddetta Guerra dei Sei Giorni, è stata posta sotto la supervisione di Israele. Anche se non è tecnicamente occupata da Israele, quest’ultimo controlla diversi aspetti del territorio, tra cui lo spazio aereo, le acque territoriali, l’anagrafe, i punti di ingresso e uscita delle persone e delle merci, così come il sistema fiscale.
La Striscia di Gaza prende il nome dalla città di Gaza ed è circondata da un lungo muro perimetrale che la rende una sorta di enclave territoriale chiusa su se stessa ed è isolata dal mondo esterno. La densità abitativa è tra le più alte al mondo, con oltre 2 milioni di persone che vivono in condizioni di povertà e disoccupazione che superano il 50%. La fornitura di acqua è limitata e in gran parte contaminata, mentre l’elettricità è disponibile solo per poche ore al giorno.
Nel corso del tempo, sono emerse varie organizzazioni politiche e paramilitari nella Striscia di Gaza, molte delle quali sono coinvolte in attività criminali, tra cui il contrabbando di armi. Tra queste organizzazioni, spicca Hamas, fondata nel 1987 e sostenuta da paesi stranieri come l’Iran e il Qatar. Hamas ha guadagnato popolarità nel tempo, vincendo le elezioni palestinesi del 2006, ma è nota sia per le politiche sociali ed economiche a favore della popolazione locale, come la creazione di scuole e ospedali, sia per gli attentati e gli attacchi violenti contro Israele con l’obiettivo di destabilizzare lo stato ebraico e riprendere il controllo della Palestina. Di conseguenza, vari paesi, tra cui Israele, gli Stati Uniti e i membri dell’Unione Europea (tra cui l’Italia), hanno inserito Hamas nella lista delle organizzazioni terroristiche internazionali.
Negli ultimi giorni, in particolare nella mattina di sabato 7 ottobre 2023, ci sono stati eventi significativi nella Striscia di Gaza. È importante notare che il sabato è un giorno sacro per gli ebrei praticanti, durante il quale non è consentito compiere attività in quanto è una festività ebraica.
Durante questo periodo, sono stati fatti oltre 100 prigionieri, anche di nazionalità diversa. Inoltre, è stata lanciata una tempesta di razzi verso il sud e l’est di Israele. Il sistema di difesa antimissile israeliano ha intercettato questi razzi. In risposta, l’esercito israeliano ha iniziato a opporre resistenza e sta progressivamente assediando la Striscia di Gaza, compiendo bombardamenti aerei e tagliando l’approvvigionamento di elettricità e beni di prima necessità. In seguito a questi eventi, sono stati mobilitati 300.000 soldati e la situazione è molto tesa e pericolosa.
