Un sito pubblicato di recente sfrutta i dati pubblici per mostrare cosa abbiamo scaricato da BitTorrent. Ecco come funziona
Il protocollo BitTorrent viene usato ampiamente per lo scambio di file di grandi dimensioni. Viene usato moltissimo per esempio per il download delle distribuzioni di Linux e di molti programmi Open Source, ma sfortunatamente anche per attività meno lecite.
Proprio per questo motivo, è indispensabile tenere sotto controllo quello che avviene nella nostra connessione, soprattutto se la condividiamo con famigliari, coinquilini, vicini di casa e così via. In caso di problemi infatti, chi ne risponde in prima istanza è il titolare del contratto.
Come controllare cosa abbiamo scaricato da BitTorrent
Senza entrare troppo nei tecnicismi, quando un file viene scaricato da BitTorrent è possibile risalire all’Indirizzo IP di chi lo ha scaricato. Questo dato di per sé non significa molto, ma può essere utilizzato, in caso di violazione della legge, per risalire al titolare della connessione.
Il sito Internet iknowwhatyoudownload.com fa una cosa molto semplice: controlla i dati della rete BitTorrent e verifica se ci sono dei download associati al nostro indirizzo IP. Il sistema ci permette di controllare anche indirizzi simili, o per la verità uno qualsiasi che conosciamo, per curiosità oppure per verificare un’altra connessione.
Teniamo conto che il sistema non è perfetto proprio perché si basa sull’indirizzo IP, che nelle tradizionali connessioni domestiche o mobili può cambiare nel tempo, ma può comunque darci un’idea di come viene usata la nostra connessione. Per esempio, se vediamo qualche download nelle ultime ore, è ragionevole pensare che sia stato fatto da qualcuno che la sta usando attualmente.
Oltretutto, il sistema mostra anche il titolo di quello che è stato scaricato, per capire se si tratta di un download lecito (per esempio una distribuzione di Linux) o di qualcosa di meno chiaro. Grazie a queste informazioni possiamo “fare il giro” degli utenti con cui condividiamo la nostra rete e ragguagliarli sul corretto utilizzo, soprattutto perché il protocollo BitTorrent è celebre per intasare la banda di chi lo usa, se non si gestisce in modo corretto.
Il controllo dei download funziona meglio per le aziende, ma ha comunque qualche limite
Come abbiamo detto, questo sito si basa sull’indirizzo IP e quindi non è affidabile al 100% per le connessioni casalinghe (anche se a dire il vero il nostro indirizzo, nel caso delle connessioni di terra, tende a cambiare sempre più di rado).
Ma se dobbiamo controllare la linea business di un ufficio, per esempio, ci sono ottime possibilità che l’indirizzo IP sia fisso, quindi in questo caso il controllo sarà più preciso.
Bisogna anche dire che il sito iknowwhatyoudownload.com è in grado di tracciare solo i trasferimenti “in chiaro” all’interno della rete BitTorrent, quindi non quelli di chi usa accorgimenti avanzati, ma è ragionevole pensare che i dati rilevati siano comunque una buona fetta del totale.
Come “difendersi” dal monitoraggio?
Anche se probabilmente non troveremo nulla di preoccupante o quasi, l’idea che i fatti nostri digitali siano così facili da scoprire non è di sicuro tranquillizzante. Il modo migliore per proteggersi, oltre a controllare le impostazioni avanzate del nostro client BitTorrent, è quello di utilizzare una connessione VPN, in modo da nascondere il nostro reale indirizzo IP.
Fonte foto copertina: pixabay.com/it/computer-sicurezza-lucchetto-1591018/