Scuola, l'allarme dei presidi sulle aule. La replica dell'Anci
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Direttore: Alessandro Plateroti

Scuola, il nuovo allarme dei presidi: “Servono 20mila aule in spazi alternativi”

Scuola

Scuola, l’allarme dei presidi sulle aule: “Per oltre il 50 per cento gli spazi alternativi non sono stati trovati”.

ROMA – Scuola, il nuovo allarme dei presidi sulle aule. Secondo quanto riferito dall’Associazione Nazionale, citata dall’Ansa, sono circa 20mila le classi che dovranno essere allestite in spazi alternativi in vista dell’inizio dell’anno scolastico.

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Al momento, i buchi sono oltre il 50% e le situazioni più critiche si registrano nelle grandi città come Roma. E’ stato comunicato, inoltre, che gli alunni che dovranno lasciare il proprio istituto per svolgere la lezione sono oltre 400mila e quindi il 5%.

Anci: “Troveremo le aule compatibilmente con le risorse disponibili”

All’appello dei presidi è arrivata la risposta di Cristina Giachi, responsabile Scuola dell’Anci, sempre citata dall’Ansa: “Compatibilmente con le risorse disponibili, prevediamo di pubblicare in pochi giorni gli Avvisi Pubblici in diversi Comuni, per il reperimento di spazi alternativi dove poter allestire le aule per ospitare gli alunni“.

Gli avvisi pubblici, in quanto tali – hanno precisato i sindaci – saranno aperti a tutti. Laddove sarà necessario, oltre a musei, cinema e centri congressi, potrebbero partecipare anche hotel, Bed&Breakfast e perfino appartamenti singoli. Le strutture, però, devono rispettare i requisiti di capienza e sicurezza“.

La scuola è pronta a ripartire

Sarà una volata per consentire alla scuola di ripartire il prossimo 14 settembre, anche in alcune regioni la data è stata spostata di qualche giorno vista la presenza delle elezioni.

In poco più di un mese i sindaci devono trovare le aule e il Governo i banchi singoli per rispettare le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico sul distanziamento in classe. Un esame importante per questo esecutivo che con un passo falso metterebbe a forte rischio la sua tenuta. L’obiettivo resta quello di ritornare in classe in presenza il 14. Una sfida da vincere per il premier Conte e per la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

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ultimo aggiornamento: 10 Agosto 2020 9:37

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