Inizia la scuola, in Alto Adige stop ai voti sotto al 4

Inizia la scuola, in Alto Adige stop ai voti sotto al 4

“Umiliare con un due non è necessario”, ha dichiarato l’assessore provinciale alla scuola in lingua tedesca.

In molte Regioni d’Italia il nuovo anno scolastico 2023-2024 inizierà l’11 settembre. Lo stesso vale per l’Alto Adige che, però, ha intenzione di stabilire nuove regole. In base a una legge provinciale, a Bolzano i professori non potranno più dare 4 come voto ai propri studenti.

Scuola, mai più sotto il 4

“Non vedo nessun senso nel dare un ‘tre’ o un ‘due’ a uno studente. Non hanno un valore pedagogico“, spiega l’assessore provinciale alla scuola in lingua tedesca Philipp Achammer. Nei mesi scorsi la legge è stata discussa ampiamente, e ora è entrata definitivamente in vigore.

Già nel 2011 la giunta provinciale aveva consigliato di dare voti solo dal quattro in su. “Se uno studente a un esame prende 4, significa che non sa niente. Che senso ha dargli un voto ancora più basso?”, dichiarava all’epoca l’allora presidente della provincia Luis Durnwalder.

“Nessuno rimane indietro”

Siamo i primi in Italia a non scendere con i voti sotto il 4 e come papà sono favorevole. In questo modo diamo una mano agli studenti a non essere troppo demoralizzati, ha dichiarato all’Ansa il consigliere comunale Roberto Selle.

Anche l’assessore alla scuola di lingua italiana Giuliano Vettorato, commenta con approvazione la decisione dell’Alto Adige: “Il nostro leitmotiv è ‘nessuno rimane indietro’, perché la scuola pone le basi della nostra società e per questo deve essere inclusiva”.

Secondo l suo omologo ladino, Daniel Alfreider, infatti “un voto troppo basso ha effetti negativi anche sulle altre materie, perché tutta l’energia viene solo più spesa per recuperare”.

A gennaio era intervenuto sul tema anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara in un’intervista al Corriere della Sera, dicendo: “Quello che conta è che ci sia un criterio di valutazione serio che serva a studente e docente per far capire: stai andando bene, stai andando male. Insomma il livello di preparazione e di rendimento in quel determinato momento. Per il resto attenzione a non far crescere nell’ovatta i nostri ragazzi. Se non li abituiamo ad affrontare le frustrazioni che nella vita saranno tante facciamo il loro male”.