Scuola, le nuove regole da aprile: in zona Rossa riaprono nidi, elementari e prima media.
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenuto in conferenza stampa nella giornata del 26 marzo, ha parlato delle prime riflessioni sul decreto Aprile soffermandosi sulla scuola e in particolar modo sulla decisione di allentare le restrizioni in zona Rossa.
Sostanzialmente, come spiegato dal Ministro della Salute Roberto Speranza, il Paese ha guadagnato un piccolo vantaggio sul virus e ha deciso di spendere questo gettone sulla scuola. Ma per evitare contraccolpi sul quadro epidemiologico, le misure restrittive disposte con il decreto legge di marzo resteranno in vigore fino alla fine del mese di Aprile.
Di seguito il video della conferenza stampa di Mario Draghi e Roberto Speranza.
Coronavirus, le nuove regole per la scuola: cosa cambia dopo Pasqua
Ma esattamente cosa cambia per la scuola e soprattutto per studenti e docenti?
In zona Rossa riaprono le scuole, che erano state chiuse con il dpcm dello scorso 2 marzo a fronte della diffusione dei contagi. Nello specifico, in zona Rossa riaprono i nidi, le elementare e la prima media. Dalla seconda media in poi si proseguirà con la Didattica a distanza.
In zona Arancione le scuole sono aperte. Per i ragazzi delle superiori è prevista la didattica in presenza almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%. La chiusura scatta con l’Arancione rafforzato. In quel caso le misure da applicare vengono decise dal Presidente della Regione insieme con le autorità competenti.
In zona Gialla le scuole sono aperte con le stesse regole della zona Arancione ma ricordiamo che fino al prossimo 6 aprile la zona Gialla è sospesa. E con ogni probabilità sarà abolita anche per tutto il mese di aprile.
Nelle regioni in Zona Bianca le Regioni sono regolarmente aperte ma a fine marzo non ci sono Regioni nella fascia senza restrizioni.
Draghi: “Si conferma la decisione di riaprire fino alla prima media”
Lo stesso Mario Draghi ha illustrato la strategia del governo in occasione della conferenza stampa del 26 marzo.
“Si conferma la decisione di riaprire fino alla prima media e il ministro Bianchi sta lavorando affinché la riapertura sia ordinata. Le decisioni prese nell’ultima cabina di regia hanno portato ad una diminuzione di un tasso di crescita dei contagi. Il resto della situazione rimane critica ma la volontà è che se ci fosse stato uno spazio lo avremmo sfruttato per la scuola. Nel frattempo una serie di evidenze scientifiche dimostrano che la scuola fino alla prima media sia fonte di contagio in maniera molto limitata. Sono fonte di contagio le attività intorno all’apertura della scuola. Gli altri provvedimenti restano fermi“, ha dichiarato Draghi.
“Anche nei dati di oggi l’Iss segnala l’Rt a 1.08 e notiamo un elemento di decrescita. Scende sotto il 250 anche l’incidenza. Possiamo consentire una scelta che vuole dare un segnale rilevante. Abbiamo deciso di spendere questo piccolissimo tesoretto sulla scuola“, ha dichiarato il Ministro della Salute Roberto Speranza, che ha affiancato Draghi in conferenza stampa.