Covid, caos a scuola: riapre il 10 gennaio ma non ovunque. Chi ha rinviato la ripresa delle lezioni a causa dei contagi.
Il 10 gennaio si torna in classe ma non senza polemiche. Nonostante la spinta di Presidenti di Regione, medici e presidi, il governo ha deciso di non posticipare il ritorno in classe al termine delle vacanze di Natale. Questo nonostante il difficile momento epidemiologico segnato da un significativo aumento dei casi anche tra i ragazzi e i bambini. Morale della favola, il 10 gennaio riapre la scuola… ma non ovunque. Diversi sindaci e Presidenti di Regione hanno deciso di muoversi autonomamente rinviando la ripresa delle attività
La scuola riapre il 10 gennaio… ma non ovunque: chi ha rinviato la ripresa delle lezioni
Il caso iconico è quello della Campania, con Vincenzo De Luca che ha deciso di rinviare la riapertura delle scuole dell’infanzia delle scuole elementari e delle scuole medie. Bambini e ragazzi, esclusi quelli delle superiori, tornano in classe il 29 gennaio.
In Calabria diversi Comuni hanno disposto il rinvio della riapertura delle scuole alla luce del considerevole aumento dei contagi.
Nel Lazio scuole chiuse a Fumone, dove il sindaco ha disposto la sospensione delle attività fino al prossimo 21 gennaio.
Anche in Sicilia si opta per il rinvio. La Regione ha deciso di rinviare la riapertura di tre giorni. In questo lasso di tempo si procederà con la verifica della macchina dei controlli che dovrà garantire un ritorno a scuola in presenza e soprattutto in sicurezza.
In Puglia didattica a distanza per una settimana a Copertino, in Provincia di Lecce. La decisione è stata assunta per un focolaio di oltre mille positivi. Anche il sindaco di Orsara ha disposto la sospensione delle attività didattiche fino al 15 gennaio.
La mancanza di personale
Preoccupa anche la mancanza di personale. Tra positivi e soggetti in quarantena, la scuola riparte a ranghi ridotti e con diverse criticità.
