Scuola, si rischiano 50.000 cattedre vuote. Resta da sciogliere il nodo dei lavoratori fragili

Scuola, si rischiano 50.000 cattedre vuote. Resta da sciogliere il nodo dei lavoratori fragili

Riapertura della scuola, si rischiano 50.000 cattedre vacanti. Ministero e ISS al lavoro per risolvere il problema dei lavoratori fragili.

A pochi giorni dalla ripresa della scuola il governo è costretto a fare i conti con i professori fragili e il rischio di iniziare il nuovo anno scolastico con 50.000 cattedre vuote.

Il 1 settembre la riapertura per i corsi di recupero delle materie

La prima riapertura delle scuole in occasione in occasione dell’inizio dei corsi di recupero non ha avuto particolare risalto, anche perché alcuni istituto avevano anticipato i corsi a fine giugno, mentre altri sono stati costretti a posticipare l’inizio dei recuperi delle materie per problemi organizzativi. Ma il grande appuntamento, nonostante le Regioni che hanno deciso di posticipare il ritorno a scuola, è quello del 14 settembre, quando quasi in tutta Italia suonerà la prima campanella del nuovo anno scolastico.

I lavoratori fragili

Risolti i nodi legati all’uso delle mascherine a scuola e dei mezzi di trasporto, il governo, insieme con i sindacati, deve risolvere l’annoso problema dei cosiddetti lavoratori fragili. Parliamo degli insegnanti che per motivi di salute o di età sarebbero soggetti a rischio nel caso in cui dovessero contrarre il coronavirus. Per questo motivo hanno richiesto l’esonero.

Il governo, per arginare le richieste, che sarebbero migliaia, deve fornire delle linee guida da seguire, dei criteri per identificare quelli che effettivamente devono essere riconosciuti come soggetti a rischio e quindi esonerati.

L’Istituto Superiore di Sanità è al lavoro su un documento utile a tracciare il profilo dei lavoratori fragili. Il richiedente non potrà contare solo sul fattore anagrafico, ma dovrà certificare determinate patologie, ad esempio oncologiche o respiratorie.

In base alle linee guida, l’Inail indicherà ai dirigenti scolastici se si dovrà procedere con l’esonero del soggetto richiedente o se si potrà procedere modificando magari le condizioni di lavoro. Il richiedente potrebbe essere impiegato magari per mansioni che non prevedono il contatto diretto con gli studenti.

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Scuola, si rischiano 50.000 cattedre vacanti

Il problema delle cattedre vacanti in realtà è decisamente più ampio. Nel giorno della scadenza della seconda chiamata, resterebbero da assegnare quasi 85.000 cattedre. Secondo Maddalena Gissi, della Cisl Scuola, di quste almeno 50.000 sono destinate a rimanere vuote.

Scarica QUI il Decreto Agosto.

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