Gli USA rischiano il default se Camera e Senato non trovano un accordo al tetto del debito. In caso di mancato compromesso si scatenerà una tempesta finanziaria in USA ma anche in Europa
Negli Stati Uniti c’è una minaccia imminente: il rischio di default. È difficile pensare che l’economia più grande del Mondo possa collassare, ma se le due Camere del Congresso e il Presidente non raggiungeranno un accordo entro il 1° giugno, gli Stati Uniti andranno effettivamente in default finanziario.
Un default USA avrebbe effetti drammatici anche sui nostri mercati finanziari
Sebbene possa sembrare un evento lontano per gli europei, in realtà ci riguarda da vicino, come ogni importante sviluppo dell’economia americana. Il rischio di default ha già avuto un impatto negativo sulle Borse europee. Per esempio il 24 maggio, gli indici delle principali Borse dell’UE sono scesi tra il 2,0% e il 2,5%, paradossalmente più degli indici di Wall Street.
Cosa significa che gli USA vanno in default finanziario
Tuttavia, per capire meglio la situazione, è necessario spiegare il concetto di “tetto del debito” previsto dalla costituzione degli Stati Uniti. Dal 1917, viene stabilito che la spesa annuale del governo federale non può superare una certa cifra definita in costituzione. In realtà, questo tetto è stato aumentato ben 78 volte dall’entrata in vigore di questa norma.
Le due Camere del Parlamento statunitense hanno tempo fino al 1° giugno per raggiungere un accordo sull’innalzamento del tetto del debito pubblico. Attualmente questo ammonta a 31,4 miliardi di dollari, quasi il 130% del PIL. Se non trovano un compromesso, gli USA vanno in fallimento tecnico.
Se gli USA vanno in default ecco cosa accade
Cosa succede se le Camere non trovano un accordo sul tetto entro la data stabilita? La maggioranza e l’opposizione potrebbero prolungare la scadenza per trovare un accordo. In alternativa, se non si trova un compromesso, gli Stati Uniti bloccheranno tutti i pagamenti e non potranno onorare i debiti. Evento che avrà conseguenze sugli stipendi dei dipendenti statali, sulle spese sociali, sui rimborsi e le cedole dei titoli di Stato ecc.
Un evento del genere potrebbe provocare una crisi finanziaria simile al fallimento di Lehman Brothers nel 2008. Gli effetti sull’economia USA si propagherebbero in Europa come un uragano. Basta ricordarsi cosa è accaduto alle banche europee qualche mese fa, dopo il fallimento delle Silicon Valley Bank. Tuttavia, questa eventualità è improbabile e si troverà un accordo. Né i Repubblicani né i Democratici hanno interesse a provocare il default.