Se la sanzioni contro le auto diventano un boomerang

Se la sanzioni contro le auto diventano un boomerang

L’Europa potrebbe aumentare le tariffe sulle auto elettriche cinesi, rendendole più costose per i consumatori europei.

Le auto elettriche cinesi sono oggi le più economiche del mondo, ma domani potrebbero diventare più care, soprattutto in Europa. Questo è ciò che l’Europa desidera dopo una votazione segreta tenutasi a Strasburgo tra gli stati europei, per valutare la possibilità di aumentare le tariffe sull’importazione di auto elettriche cinesi fino al 50%.

La questione è molto complessa. Gli americani sono stati i primi a lanciare l’attacco contro la Cina, specialmente per quanto riguarda le auto elettriche. Tutti i paesi intendono difendere la propria industria dell’auto, ma dimenticano un problema che loro stessi hanno creato: sia l’Europa che gli Stati Uniti hanno spinto i produttori europei di auto a fare joint venture in Cina per produrre auto elettriche.

Oggi, con l’aumento delle tensioni geopolitiche con gli Stati Uniti, la questione è diventata commerciale. I consumatori e i lavoratori europei rischiano di essere i più colpiti. Le grandi case automobilistiche europee, come BMW, Volkswagen e Renault, producono auto elettriche in Cina per esportarle in Europa. Anche queste auto, in linea di principio, saranno soggette a dazi che vanno dal 30 al 50%.

L’aspetto più interessante di questa vicenda non riguarda solo le sanzioni, ma chi è a favore e chi è contro. Attualmente, non sappiamo quali paesi abbiano votato contro le sanzioni alle auto elettriche cinesi. Ricordiamo che uno degli obiettivi dell’Europa è dotare tutti gli automobilisti di auto elettriche entro il 2035.

Chi è contro? La Germania, ad esempio, ha votato contro, il che è molto interessante dato che è uno dei paesi più importanti. Anche la Francia non ha votato a favore, ma non è chiaro se si siano astenuti o abbiano votato contro.

L’Italia dovrebbe ripensare la sua posizione. Non produciamo più automobili e abbiamo delegato ai francesi l’interesse del paese e dei suoi consumatori. Il nostro obiettivo dovrebbe essere pagare meno per le auto elettriche, indipendentemente dal fatto che siano prodotte in Cina o in Europa.