Dopo essersi recato in Ucraina per documentare il conflitto con la Russia, Sean Penn ha dichiarato di essere stato evacuato in Polonia.
L’attore, regista e produttore cinematografico statunitense nonché noto attivista Sean Justin Penn è tornato recentemente dall’Ucraina, in cui ha girato un documentario sulla guerra. Fino a qualche mese fa l’attivista Sean Penn si trovava a Kiev nel periodo precedente all’avvicinamento delle truppe russe, per girare un documentario sull’invasione dell’Ucraina. Emozioni e scenari forti hanno lasciato nell’intimo dell’attore un senso di impotenza. Ciò lo ha spinto a dichiarare di aver pensato di combattere al fianco dei soldati ucraini.
Durante il corso della sua esperienza in Ucraina, la star hollywoodiana ha fornito in tempo reale numerose documentazioni della situazione conflittuale. Inoltre, l’attivista a aveva già precedentemente partecipato a diverse conferenze in Ucraina alla fine del 2021. Quando poi è scoppiato il conflitto bellico si è immediatamente recato sul luogo per realizzare il suo documentario, con lo scopo di informare e sensibilizzare le persone.
Tra i materiali audiovisivi raccolti durante la sua permanenza in Ucraina, uno scatto in particolare ha emozionato il pubblico, dove il regista, si accinge a piedi a raggiungere il confine della Polonia con una valigia appresso e sullo sfondo una interminabile fila di auto. Lo scatto è stato postato da Sean Penn sui suoi social network, specificando che “quasi tutte le auto in questa foto trasportano solo donne e bambini”.
Le riprese del documentario a Mariupol
Sean Penn a “Che tempo che fa”: “Ho cominciato le riprese per questo documentario a Mariupol’ a novembre scorso. Eravamo ad intervistare soldati in prima linea, poi siamo tornati a Kiev per riprendere alcuni aspetti culturali della vita in Ucraina. Poi abbiamo organizzato un incontro con il presidente e stavamo passando alle riprese con lui. Il giorno successivo al primo incontro è iniziata l’invasione Russa. Per quanto riguarda il livello di unità che questo paese è riuscito a dimostrare, si è rivelata una grande forza e tanto coraggio nello spirito degli ucraini. Averlo potuto incontrare il giorno prima dell’invasione, mi ha fatto vedere una persona molto determinata e con molto amore per il paese e la libertà. È stato possibile vedere tutto ciò nei suoi occhi. È stata per me una grande ispirazione.”