Crisi del gas ergo politica di venduti

Crisi del gas ergo politica di venduti

“Sono due le condizioni implicanti una recessione e devono verificarsi entrambe”, queste le parole di Carlo Alberto Carnevale Maffè.

Carlo Alberto Carnevale Maffè, Docente di Strategia presso la Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi, si iscrive piuttosto nel partito di chi pensa che – pur in un contesto geopolitico ed economico molto complesso, segnato dalla guerra in Ucraina, dalla crisi del gas in Europa e da una forte crescita dell’inflazione in Europa e negli Stati Uniti – siamo di fronte a una fase di recupero dell’economia, dopo due anni di pandemia. Secondo Maffè, non dovremmo pensare al rischio remoto di una guerra fredda, quanto piuttosto alla globalizzazione relativa alle problematiche pandemiche e del surriscaldamento globale. Nell’ambito di un’intervista per Fanpage.it, Maffè ha espresso la sua filosofia in merito.


Parlava di due condizioni che potrebbero scatenare una crisi economica globale, professore. Partiamo dalla prima:

In America, la Fed che per troncare questa fiammata d’inflazione, inneschi una recessione. In Europa, che la crisi del gas inceppi il Motore tedesco, e a rimorchio quello italiano. Dovrebbero accadere entrambe e sommarsi, e in quel caso lo scenario non sarebbe semplice. Però…

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Però?

Però mi pare che il presidente della Federal Reserve Jerome Powell abbia lucidamente in mano le carte, e abbia spazio monetario per gestire bene il rientro da questa fiammata inflativa. Mentre per inceppare il motore tedesco deve proprio bloccarsi il flusso del gas dalla Russia. Ci sono scenari previsionali che parlano di 2 punti di Pil in meno in caso di interruzione repentina dei flussi. Ma deve proprio verificarsi il peggior scenario possibile per mettere in crisi un’economia globale che sta comunque crescendo.