Segregata in casa: arrestato il fratello per violenza sessuale

Segregata in casa: arrestato il fratello per violenza sessuale

Arrestato anche il fratello della ragazza segregata in casa per tre anni: avrebbe avuto rapporti sessuali con lei supportato dalla madre.

Una ragazza di 21 anni è stata segregata per tre anni nella sua casa ad Aiello del Sabato, vicino Avellino. Ad aprile la giovane è stata liberata dopo l’allarme dato dalla sorella minore sulle atrocità che si consumavano in famiglia. La prima ad essere stata arrestata è stata la madre, di 47 anni, e adesso anche il fratello 21enne della ragazza che per lei è stato un carceriere.

Violenza donna ragazza

Le atrocità in famiglia

Dopo l’allarme della sorella minore, i Carabinieri si sono introdotti nella casa dove la 21enne è stata trovata legata alla ringhiera della scalinata interna. Per tre anni la ragazza è stata costretta a restare in una stanza al buio, con un secchio per i bisogni, e mangiando una sola volta al giorno con avanzi di cibo. La notte veniva legata al letto con le catene.

Più volte il fratello della giovane avrebbe cercato di avere rapporti sessuali con lei mentre era legata, supportato dalla madre. Ma la resistenza della 21enne non ha portato a buon fine il tentativo del ragazzo. Secondo quanto raccontato dalla vittima, anche un altro fratello minore avrebbe tentato rapporti sessuali completi e orali.

Le accuse

La madre della ragazza è accusata di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e sequestro di persona. E’ stata incriminata anche per istigazione al suicidio e torture. Il padre, indagato a piede libero, deve rispondere di concorso per le stesse accuse formulate nei confronti della moglie. 

Padre e madre della ragazza sono stati sottoposti a una perizia psichiatrica, per cui la donna è ritenuta capace d’intendere e di volere e l’uomo parzialmente capace d’intendere e volere. La difesa ha chiesto il rito abbreviato, e la sentenza è prevista per il 9 febbraio. La vittima e la sorella minore si trovano in una località protetta mentre gli altri figli minori della coppia sono stati affidati a una casa famiglia.