Il segreto dei pipistrelli: una scoperta che potrebbe rivoluzionare la cura del diabete

Il segreto dei pipistrelli: una scoperta che potrebbe rivoluzionare la cura del diabete

Come i pipistrelli, grazie a una sorprendente tolleranza agli zuccheri nel sangue, possibile nuova cura diabete.

Un recente studio condotto dal Stowers Institute for Medical Research negli Stati Uniti ha portato alla luce una scoperta sorprendente: i pipistrelli, piccoli mammiferi alati, possiedono una straordinaria capacità di tollerare livelli di zucchero nel sangue che sarebbero letali per altri animali, inclusi gli esseri umani. Questa capacità unica potrebbe aprire nuove strade per la comprensione e la cura del diabete.

Un nuovo orizzonte per la cura del diabete

I ricercatori, guidati da Jasmin Camacho e Andrea Bernal-Rivera, hanno condotto uno studio approfondito su 29 specie di pipistrelli catturati in natura, eseguendo test di tolleranza al glucosio in diversi habitat dell’America Centrale, Sud America e Caraibi. I risultati hanno rivelato che i pipistrelli sono in grado di mantenere livelli di glucosio estremamente elevati nel sangue senza subire danni, grazie a una serie di adattamenti evolutivi.

Le implicazioni della scoperta per la medicina umana

La scoperta apre la strada a nuove ricerche su come queste capacità uniche dei pipistrelli possano essere applicate alla medicina umana. Gli esseri umani devono regolare rigorosamente i livelli di zucchero nel sangue per evitare complicazioni gravi, come il diabete. Tuttavia, i pipistrelli sembrano avere sviluppato meccanismi alternativi per gestire questi livelli, offrendo così potenziali soluzioni per migliorare le terapie esistenti.

Secondo Bernal-Rivera, diverse specie di pipistrelli hanno evoluto meccanismi distinti per la gestione del glucosio. Ad esempio, i pipistrelli che si nutrono di frutta hanno perfezionato il loro sistema di segnalazione dell’insulina per abbassare la glicemia. Mentre quelli che si nutrono di nettare tollerano livelli di glucosio simili a quelli osservati nei diabetici umani, ma senza gli effetti negativi associati. Questi meccanismi non sembrano dipendere dall’insulina, suggerendo l’esistenza di vie metaboliche alternative che potrebbero essere esplorate in future ricerche.

Oltre alle differenze metaboliche, sono state osservate anche variazioni significative nella morfologia intestinale dei pipistrelli, con specie che consumano diete ricche di zucchero mostrando un intestino più lungo e una maggiore capacità di assorbimento dei nutrienti. Questo adattamento potrebbe offrire indizi cruciali per sviluppare nuove terapie per malattie metaboliche come il diabete.