Il ritrovamento dei corpi di sei ostaggi israeliani a Gaza scatena proteste in Israele e accuse contro il primo ministro Netanyahu.
L’esercito israeliano ha confermato il ritrovamento dei corpi di sei ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza, suscitando una forte ondata di emozione e rabbia in tutto il paese. I corpi, identificati come quelli di due donne e quattro uomini, sono stati scoperti in un tunnel sotterraneo nell’area di Rafah, situata nel sud della Striscia.
Tra le vittime si trova anche un cittadino con doppia nazionalità israelo-americana, Hersh Goldberg-Polin, che partecipava a un festival di musica al momento del rapimento. L’uccisione di questi ostaggi ha sollevato ulteriori critiche nei confronti del governo di Benjamin Netanyahu, accusato di non aver fatto abbastanza per garantire la loro liberazione.
Cresce l’ira contro Netanyahu e il governo
La notizia del ritrovamento dei corpi ha innescato un’ondata di proteste in Israele. I familiari degli ostaggi hanno espresso la loro rabbia, accusando il governo di aver abbandonato i propri cari nelle mani dei terroristi. Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha annunciato nuove manifestazioni, dichiarando che “Israele si fermerà” finché non sarà fatta giustizia.
L’opposizione politica, guidata da Yair Lapid, ha criticato duramente il primo ministro Netanyahu. Affermando che il governo è più interessato a mantenere il potere che a salvare le vite degli ostaggi. Lapid ha descritto la situazione come “straziante”, accusando Netanyahu di sfruttare la crisi per fini politici.
La reazione internazionale e l’indignazione di Biden
La morte dell’israelo-americano Hersh Goldberg-Polin ha attirato l’attenzione internazionale. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha espresso la sua “devastazione e indignazione” per la perdita.
In una dichiarazione come riportato da ansa.it, Biden ha affermato: “In un tunnel sotto la città di Rafah le forze israeliane hanno recuperato sei corpi di ostaggi. I leader di Hamas pagheranno per questi crimini“. Biden ha inoltre elogiato i genitori di Goldberg-Polin per la loro instancabile lotta per la liberazione degli ostaggi, sottolineando il loro coraggio e determinazione.
