Un nuovo attacco a Selvaggia Lucarelli arriva dalle pagine de La Verità, con parole al vetriolo che tirano in ballo persino l’aborto.
Selvaggia Lucarelli è stata vittima, suo malgrado, di un violento attacco verbale. Un articolo pubblicato su La Verità e firmato da Silvana De Mari, dal titolo “Cristicchi è l’antidoto contro l’eutanasia”, attacca direttamente la giornalista, trascinando nel dibattito persino il tema dell’aborto.
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La Verità e l’attacco a Selvaggia Lucarelli: ecco cosa è successo
Nel suo articolo, De Mari descrive la giornalista con parole al vetriolo: “Tale Selvaggia Lucarelli, una che aveva augurato a noi non vaccinati di diventare poltiglia verde e una che si vanta di aver abortito. Si vanta cioè di essersi trovata nella pancia un figlio suo, un bambino unico e irripetibile, e di averlo fatto smembrare perché aveva altro da fare, a spese dei dissanguati contribuenti italiani”.
Un attacco pesantissimo, che ha acceso l’indignazione sui social e scatenato la reazione della diretta interessata.
Selvaggia Lucarelli risponde: “Una violenza senza precedenti”
Selvaggia Lucarelli ha affidato ai social la sua risposta, denunciando l’accanimento mediatico nei suoi confronti.
“La violenza con cui da giorni vengo insultata per aver detto che da figlia di una malata di Alzheimer non ho trovato bella la canzone di Cristicchi è sfociata in questo articolo indecente”, ha scritto la giornalista, condividendo gli stralci più offensivi del pezzo di De Mari.
Nel suo sfogo, Lucarelli ha sottolineato come l’articolo di La Verità travisi la realtà per dipingerla come un mostro: “Vengo accusata di aver fatto smembrare un bambino con il denaro pubblico e di aver augurato ai non vaccinati di diventare poltiglia verde (falso, ma diventata verità per tutti gli analfabeti funzionali della rete)”.
Simone Cristicchi, la destra e la strumentalizzazione della musica
Secondo Selvaggia Lucarelli, l’intera polemica non è solo un attacco personale, ma un chiaro segnale di come la destra voglia trasformare Simone Cristicchi in un proprio simbolo culturale.
“La destra non lo considera un cantante ma un suo megafono culturale. E chi lo critica va distrutto non perché non gli piaccia una canzone, ma perché critica uno di loro”, ha dichiarato la giornalista.
Nulla di nuovo sotto il sole: ancora una volta, chi osa sfidare certe narrazioni viene investito da accuse personali e retorica incendiaria. Ma se l’obiettivo era silenziare Selvaggia Lucarelli, l’effetto ottenuto è stato esattamente l’opposto.