Oggi come oggi sono disponibili in vendita molte varietà di semi di cannabis 100% legali.
Questo prodotto può essere consumato come cibo, viste le caratteristiche nutrienti dei semi, ma in tutto il mondo i semi vengono usati anche per la coltivazione, atta ai più vari scopi.
Ad oggi è possibile reperire facilmente molte varietà di semi di marijuana anche online dove sono presenti alcuni shop dedicati e dotati di prodotti certificati.
Le tipologie di semi di cannabis attualmente disponibili riflettono i gusti di qualsiasi amante della cannabis, presentando aromi, sapori e consistenze diverse, in base alla varietà autofiorente o femminizzata.
Nonostante la scelta sia davvero vasta, per acquistare online semi di marijuana, il primo requisito da verificare è la qualità certificata. Ricordiamo inoltre che, in Italia, è possibile solo la coltivazione delle varianti a basso contenuto di THC.
Semi di cannabis: i migliori per l’indoor
Molti si chiedono quali sono i migliori semi adatti alla coltivazione indoor, cioè all’interno. Nei Paesi dove è permessa la coltivazione, la scelta ricade, naturalmente, sui semi autofiorenti.
Questi nascono dalla combinazione tra Indica/Sativa e Ruderalis, per cui prendendo la genetica di quest’ultima varietà, le piante offriranno raccolti semi-abbondanti e avranno le giuste dimensioni per essere coltivate in casa. I vantaggi di tali sementi riguardano la rapida fase vegetativa e, di conseguenza, una rapida fioritura.
Ecco una lista di semi ottimi per l’indoor, che potrebbero esser pronti in circa 10 settimane:
- OBG Kush;
- Green Tiger;
- Double Cookies.
Tutte e tre le varietà presentate oltre ad esser autofiorenti, sono anche semi femminizzati: i più apprezzati ed utilizzati. La OBG Kush cresce in soli 40 giorni, offrendo un raccolto soddisfacente ed un prodotto dall’aroma piccante ma piacevole.
Anche i semi Green Tiger offrono un’alta resa con una coltivazione indoor, riuscendo a produrre circa 600 gr per metro quadrato. Infine, la Double Cookies è perfetta per coloro che cercano coltivazioni rapide ma con una percentuale elevata di principi attivi. Con un dolce aroma di cookies, in massimo 9 settimane il raccolto sarà pronto.
La coltivazione indoor, di norma, richiede una specifica attenzione verso fattori come la temperatura, l’umidità e l’esposizione alla luce. Nel caso dei semi autofiorenti, ci si potrà cimentare nella coltivazione di semi di cannabis pur essendo alle prime armi, poiché risultano versatili e resilienti.
Semi di cannabis: i migliori per l’outdoor
Non si può evitare di fornire preziose informazioni per quanto riguarda la coltivazione outdoor, cioè all’esterno.
In questo caso, alcune delle varietà più apprezzate sono:
- Godzilla Glue Auto;
- Orange Blossom;
- Lebron Haze.
Anche in questo caso, le tipologie di semi di cannabis citate rientrano nelle categorie delle autofiorenti, così da fornire una risposta anche a coloro che non sono del tutto pratici in questo campo.
La prima varietà, cioè la Godzilla Glue Auto, è in assoluto tra le più apprezzate dagli amanti della cannabis. Nasce da un’ibridazione tra due tipologie di cannabis americane.
Bisogna specificare che questa pianta richiede una cura maggiore, affinché cresca bene ed offra le quantità di resina desiderate.
La Lebron Haze, come si può dedurre, viene dalla combinazione tra la famiglia delle Haze e la Lemon Thai. Con un sentore di limone, è semplicissima da coltivare e risulta tra le più rapide in termini di crescita.
Semi di cannabis: come si conservano?
Prima di scendere nei particolari, bisogna chiarire che la legge prevede che i semi di cannabis siano esclusivamente da collezione.
Si consiglia di prestare attenzione al decreto riguardo la legislazione sulla cannabis light in Italia, modificata nel gennaio del 2020. I semi di cannabis risultano dei veri e propri organismi viventi da poter conservare, con la giusta cura, anche per anni.
Prima di tutto, la conservazione è garantita solo se si acquistano semi di qualità. Successivamente, sarebbe consigliabile lasciare i semi nella busta sigillata iniziale, in modo che si conservino asciutti.
Nel caso di più varietà, è bene etichettarle e poi metterle sottovuoto, con la giusta cura nel verificare che siano ancora intatti.
Il luogo della conservazione è fondamentale: bisogna tenere i semi di cannabis lontano da sbalzi di temperature, luce eccessiva e con livelli di umidità stabili.
In effetti, l’umidità è tra i peggiori nemici dei semi, poiché livelli troppo alti ne causerebbero l’essiccamento, così come danneggerebbero i nutrienti che si tenta di conservare.
Molte persone optano per il frigorifero o il congelatore quando c’è bisogno di tenere per sé semi di cannabis per molto tempo. Questo potrebbe risultare nuovamente difficoltoso se si prelevano solo alcuni semi: è bene non toccare quelli da riporre in frigo, così da preservare ancora la loro vitalità.
Semi di cannabis: come riconoscere i migliori?
Il modo migliore per assicurarsi la qualità del prodotto è usare alcuni espedienti da sempre efficaci per valutare la salute e le caratteristiche di un seme. Prima di tutto, semi di colore bianco indicano una maturazione ancora non raggiunta, ragion per cui sarebbe meglio evitarli.
I semi caratterizzati da un colore più scuro, di norma, sono anche più duri: principale fattore che evidenzia la vitalità del seme stesso.
Naturalmente, i semi più resistenti sono quelli migliori e pronti per esser coltivati. Si può comprendere la qualità anche a partire dal rivestimento: se la superficie brilla, allora è chiaro che il prodotto è quello giusto.
Per assicurarsi della qualità dei semi di cannabis acquistati, si consiglia di fare un semplice test: quello del bicchiere di acqua.
Una volta riempito un bicchiere con dell’acqua e versati i semi all’interno, si potranno creare solo due scenari: o galleggiano, o affondano.
Sembra che i semi migliori siano quelli che non restano a galla, perché in caso contrario, o sono pessimi, o comunque potrebbero non fiorire una volta coltivati.
Naturalmente, si tratta di un semplice test, la vera prova la si avrà una volta piantati e seguite le giuste dritte per prendersi cura del raccolto futuro.
Considerazioni finali
Quando si prova ad acquistare semi online, non sempre la qualità è garantita. In tal caso, l scelta migliore è quella di affidarsi a negozi certificati online (un esempio è SensorySeeds) con shop dotati di qualsiasi varietà di semi di cannabis si preferisca, in tal modo si riusciranno ad evitare problemi nella qualità del prodotto soprattutto per chi intende acquistarlo in forma edibile.