Il Tar ha dato il via libera all’obbligo del Green Pass a scuola. Nessuna sospensione cautelare urgente.
ROMA – Il Tar ha dato il via libera all’obbligo del Green Pass a scuola. Il Tribunale amministrativo non ha accettato la richiesta di una sospensione cautelare urgente del decreto legge approvato lo scorso 6 agosto. Una sentenza che sembra chiudere le porte a qualsiasi ricorso da parte del personale scolastico a rischio sospensione soprattutto in caso di una assenza di cinque giorni.
La nota del Tar
Nelle motivazioni, riportate dall’Ansa, è stato precisato che “la natura dell’atto impugnato, ascrivibile al novero delle fonti normative primarie primarie, determina l’inammissibilità del ricorso, non consentendo l’ordinamento, in virtù del principio di separazione de poteri, l’impugnazione diretta di atti aventi forza di legge, ed essendo il processo amministrativo volto unicamente alla contestazioni di atti amministrativi, ivi inclusi quelli generali aventi natura normativa di carattere secondario […]“.
“Valutata, inoltre, l’assenza di impugnazione contestuale di atti applicativi che dal gravato decreto legge costituiscano concreta esecuzione, che sola potrebbe determinare l’ammissibilità del ricorso e consentire eventualmente di sollevare questione incidentale di legittimità costituzionale in ordine al contestato decreto legge che ne costituisce la base normativa, essendo il sindacato sugli atti legislativi riservato alla Consulta sotto il profilo della conformità della Costituzione ed alle norme interposte, il Tar ha considerato la palese inammissibilità del ricorso determina l’assenza dei presupposti di procedibilità dell’istanza volta alla concessione di misure cautelari monocratiche“.
Ricorso bocciato
Il ricorso presentato, quindi, è stato bocciato dal Tar. In futuro, comunque, non si esclude un nuovo braccio di ferro sulla questione dell’obbligo del Green Pass a scuola. In caso di sospensione, infatti, gli insegnanti sono pronti a provare a farsi riconoscere le proprie ragioni per vie legali. Ma il pugno duro del Tribunale amministrativo potrebbe aprire a scenari sicuramente diversi da quelli sperati dal personale scolastico.