La sentenza del Tribunale civile sui migranti: “I respingimenti sono illegali. Chi li subisce può chiedere i danni e la protezione”.
ROMA – La sentenza di un Tribunale civile sui migranti potrebbe diventare un precedente importante per quanto riguarda la lotta all’immigrazione. I giudici, infatti, hanno accolto il ricorso presentato da alcune associazione umanitaria su una vicenda risalente al 2009.
Respingere i profughi non è legale e chi li subisce ha il diritto a chiedere un risarcimento dei danni oltre che presentare una domanda di protezione internazionale in quel Paese. Chiara la posizione della legge italiana su questa vicenda e presto questa sentenza potrebbe diventare un precedente per altri processi in corso.
La vicenda
Il ricorso dalle associazioni umanitarie è stato presentato per una vicenda successa nel 2009. In quel caso una nave italiana aveva soccorso 89 migranti in difficoltà in acque libiche. Nessun autorizzazione di sbarco in Italia con i profughi riportati a Tripoli.
“Svolta storica contro i clandestini – aveva detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni – un nuovo modello di contrasto in mare per chi cerca di arrivare illegalmente in Italia“. Ma la linea dura è bocciata dal Tribunale civile di Roma che ha ribadito l’illegalità del respingimento dei migranti.
Precedente per altri processi?
La sentenza del Tribunale civile di Roma potrebbe essere un precedente per altri processi in corso. Sono diversi, infatti, i ricorsi presentati negli ultimi mesi dalle associazioni umanitarie. La politica dura nei confronti dei migranti adottata dal governo giallo-verde e in particolare da Matteo Salvini ha portato i giudici a valutare i ricorsi arrivati dagli avvocati.
E quanto deciso nella Capitale si candida ad essere una delle svolte più importante per quanto riguarda l’immigrazione. Il respingimento dei migranti è illegale con questi ultimi che potranno chiedere sia il risarcimento dei danni oltre che la protezione internazionale.
fonte foto copertina https://twitter.com/SOSMedItalia