Come il PNRR influenzerà i conti pubblici e la crescita economica dell’Italia nel 2024-2025. Il ruolo cruciale del PNRR.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si profila come un pilastro fondamentale per l’economia italiana nel prossimo biennio. Le previsioni economiche per il 2024-2025 evidenziano un impatto significativo del PNRR sulla crescita del Paese, configurandosi come un vero e proprio salvagente per i conti pubblici.
La rilevanza del PNRR nel sostegno alla crescita economica
Il Documento di Economia e Finanza (DEF) del 2024-2025 attribuisce al PNRR un ruolo cruciale, stimando un contributo di crescita del +0,9% in un contesto in cui il Prodotto Interno Lordo (PIL) è atteso crescere dell’1%. Questo significa che quasi la totalità della crescita economica prevista per l’Italia in questi anni dipenderà dall’efficace attuazione del Piano.
La portata delle azioni previste dal PNRR è tale che il suo impatto non si limiterà al solo biennio in esame. Infatti, le stime aggiornate proiettano un incremento della crescita economica fino al 3,4% entro il 2026, segnando un miglioramento rispetto alle previsioni autunnali precedenti. Questo rialzo è frutto di una revisione concordata con l’Unione Europea, che ha permesso di allocare risorse maggiori e di pianificare ulteriori progetti per un valore complessivo di 12,3 miliardi di euro.
Impatti fiscali e progetti aggiuntivi
Questi nuovi progetti, oltre a prevedere un aumento della spesa effettiva, hanno il potenziale di ridisegnare gli spazi fiscali italiani, spostando risorse da altre misure e offrendo nuove basi per possibili proroghe. Dal punto di vista dell’economia reale, l’attuazione di tali iniziative appare essenziale per sostenere non solo la crescita a breve termine, ma anche la resilienza economica a lungo termine.
Il PNRR non è solo un piano di finanziamenti; è una strategia complessiva che mira a rafforzare e stabilizzare l’economia italiana attraverso interventi mirati e ben calibrati. La sua piena realizzazione è quindi decisiva, rappresentando quasi il 90% del motore di crescita previsto per l’Italia nei prossimi anni, e ponendosi come un elemento chiave per evitare scenari di crisi economica.