Carne infetta e falso vino doc, arresti e sequestri in Lombardia e Veneto

Sequestrati 10 tonnellate di carni suine provenienti dalla Cina. Nell’Oltrepò Pavese 5 arresti per falso vino doc.

ROMA – Sequestrati 10 tonnellate di carni suine provenienti dalla Cina. Il blitz della Guardia di Finanza è scattato nelle prime ore di mercoledì 22 gennaio 2020. Il cibo è stato introdotto illegalmente violando le norme dell’Unione Europea. Inoltre, c’era l’alto rischio di contaminazione visto che le autorità competenti hanno ritenuto il prodotto potenzialmente pericoloso.

Nessun altro controllo, le carni sono state incenerite per cercare di eliminare il prima possibile un cibo a rischio infezioni.

Controlli rinforzati dopo il virus cinese

Il blitz della Guardia di Finanza è stato fatto in un magazzino all’ingrosso di generi alimentari. Controlli rinforzati in tutti i Paesi (e anche nel nostro) dopo l’emergenza del nuovo virus. I prodotti sono sottoposti ad accertamenti più specifici per verificare una eventuale contaminazione.

I prodotti sequestrati in questa operazione (che erano destinati a ristoranti etnici) sono stati inceneriti perché considerati ad alto rischio contaminazione. In tutta la zona sono in corso controlli per verificare se in passato sono riusciti a passare i controlli altri prodotti simili. Non è chiara la provenienza del cibo con i medici italiani che sono stati avvisati dell’emergenza che in questi giorni sta colpendo l’intera nazione cinese.

Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/Guardia-di-Finanza

Cinque arresti per falso vino Doc

Ma non solo le carni provenienti dalla Cina. Nell’oltrepò Pavese la Guardia di Finanza ha posto in arresto cinque persone per aver spacciato un vino di qualità inferiore con il marchio Doc. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, gli arrestati davano vita al prodotto con uve non certificate come biologiche o addizionati con aromi o anidride carbonica.

Le indagini proseguiranno nelle prossime ore per cercare di ricostruire meglio quanto accadeva in questa associazione a delinquere. Tra i prodotti ‘spacciati’ per Doc anche un tipo di vino che loro chiamavano Pinot Grigio.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/pg/Guardia-di-Finanza