Sequestrati 19 canali Telegram per la diffusione dei quotidiani in chat. Fieg: “Stima delle perdite impressionante”.
BARI – Sono stati sequestrati 19 canali Telegram per la diffusione dei quotidiani in chat violando la legge del copyright. Le indagini della Procura di Bari sono iniziate dopo la segnalazione di Repubblica. Il magistrato ha chiesto una collaborazione da parte della società per riuscire ad ottenere la cancellazione di queste chat.
In caso di mancato aiuto da parte della messaggistica italiana, la giustizia italiana è pronta ad ordinare il blocco di accesso da parte dei provider italiani a Telegram.
L’indagine della Procura di Bari
L’indagine da parte della Procura di Bari è iniziata dopo la segnalazione di Repubblica. Con questa iniziativa è stata ratificata la chiusura dei canali pirata attraverso cui, ogni giorno, oltre di due milioni di italiani leggono fraudolentemente, quotidiani nazionali e locali, mensili e settimanali.
I finanzieri hanno effettuato anche una perquisizione nella sede dell’Agcom a Roma per notificare un “sequestro preventivo d’urgenza“. Secondo quanto precisato dal procuratore questi canali: “Distribuivano decine di migliaia di files, a fini di lucro, immettendoli in decine di canali Telegram, liberamente accessibili al pubblico“.
L’allarme della Fieg: “Si parla di perdite di 670mila euro al giorno”
Il blitz effettuato dalla Guardia di Finanza ha soddisfatto la Fieg che in una nota ha lanciato l’allarme per la diffusione dei giornali su Telegram: “La stima delle perdite – si legge nel testo riportato da Repubblica – è allarmante. In una ipotesi altamente conservativa, si parla di 670mila euro al giorno, circa 250 milioni di euro all’anno. Un dato che dovrebbe indurre l’Autorità di garanzia del settore ad intervenire, senza ulteriori indugi, con fermezza, con provvedimenti anche esemplari“. E, in futuro, non sono esclusi ulteriori operazioni per chiudere altri canali simili.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/117-Guardia-di-Finanza-191423967541455/