E’ stato sequestrato in Libia il peschereccio italiano ‘Tramontana’. La Farnesina: “Chiediamo il rilascio dell’equipaggio e dell’imbarcazione”.
TRIPOLI (LIBIA) – E’ stato sequestrato il peschereccio italiano ‘Tramontana’ in Libia. I motivi di questo fermo – confermato dalla Farnesina – non sono conosciuti. Il Ministero degli Esteri si è immediatamente mosso per cercare di liberare l’equipaggio ma ancora non si hanno notizie in questo senso e nelle prossime ore si cercherà di chiarire la vicenda.
Il comunicato della Farnesina
La Farnesina ha confermato il sequestro del peschereccio in una nota: “Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ha dato istruzioni all’ambasciatore d’Italia, Giuseppe Buccino, di adoperarsi prontamente con la massima efficacia al fine del corretto trattamento e di un rapido rilascio dei membri dell’equipaggio e dell’imbarcazione, costretta a dirigersi verso il porto di Misurata“.
Non si conoscono i motivi di questo sequestro: “Non sono ancora chiare le ragioni dell’operazione delle autorità locali. Verosimilmente si tratta di un fermo legato ad attività di pesca, in acque peraltro definite ad ‘alto rischio’ e dunque sconsigliate da parte del Comitato Interministeriale per la Sicurezza dei Trasporti e delle Infrastrutture“. Nelle prossime ore si cercherà di saperne di più ma la tensione resta molto alta tra le due nazioni.
Italia e Libia, tensione alle stelle
La tensione tra Italia e Libia resta molto alta. La questione migranti è alla base di questi rapporti non idilliaci tra i due governi. Il sequestro del peschereccio è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La Farnesina si è messa al lavoro per cercare di liberare il prima possibile l’equipaggio e l’imbarcazione.
Anche il premier Conte e il ministro dell’Interno seguono da vicino la vicenda e potrebbero intervenire in prima persona per accelerare le pratiche di rilascio del mezzo italiano sequestrato nel golfo di Sirte forse per motivi di pesca.
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