Sequestro di 121 milioni di euro ad Amazon
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Direttore: Alessandro Plateroti

Sequestro di 121 milioni di euro ad Amazon

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La Gdf di Milano ha sequestrato 121 milioni di euro ad Amazon in un’inchiesta su frode fiscale e sfruttamento della manodopera.

La Guardia di Finanza di Milano ha sequestrato 121 milioni di euro alla filiale italiana di Amazon in un’operazione che fa parte di una vasta inchiesta su presunte frodi fiscali e sfruttamento della manodopera. Questo sequestro preventivo rappresenta una delle più importanti azioni legali contro il colosso dell’e-commerce in Italia. Come riportato da ansa.it

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Il sistema dei “serbatoi di manodopera”

L’indagine si concentra su un presunto sistema di “serbatoi di manodopera”, attraverso il quale grandi aziende come Amazon avrebbero ottenutotariffe altamente competitive” appaltando i loro servizi di logistica a cooperative, consorzi e società di intermediazione in modo irregolare. Questo sistema permetterebbe di sfruttare i lavoratori, spesso impiegati senza i necessari contributi previdenziali e assistenziali. Come riportato da ansa.it

La pratica di appaltare la manodopera a terzi non è nuova: casi simili sono stati già rilevati in altre inchieste che hanno coinvolto aziende come Dhl, Gls, Uber, Lidl, Brt, Geodis, Esselunga, Securitalia, Ups, Gs del gruppo Carrefour e Gxo. Solo recentemente, il 2 luglio, un sequestro simile ha colpito Dhl per quasi 84 milioni di euro. Come riportato da ansa.it

Sfruttamento del lavoro e frode fiscale

Le indagini hanno portato alla luce storie di lavoratori sfruttati, costretti a spostarsi da una società all’altra senza la garanzia di contributi previdenziali e assistenziali. Le società di intermediazione, o “filtro“, emettevano fatture false e contribuivano all’evasione dell’IVA. Questo sistema non solo ha permesso alle aziende di ridurre i costi del lavoro, ma ha anche privato i lavoratori dei loro diritti fondamentali. Come riportato da ansa.it

La Procura di Milano ha coordinato queste inchieste, portando le aziende coinvolte a risarcire l’erario per un totale di circa mezzo miliardo di euro. Tra i risarcimenti più rilevanti, si contano 35 milioni da Dhl, 38 milioni da Gls, quasi 48 milioni da Esselunga, 146 milioni da Brt e oltre 86 milioni da Ups. Come riportato da ansa.it

Oltre ai risarcimenti, molte di queste società hanno proceduto a internalizzare i dipendenti che prima erano impiegati dalle cooperative. Questo ha portato alla stabilizzazione di circa 14.000 lavoratori e all’aumento degli stipendi per 70.000 dipendenti.

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ultimo aggiornamento: 23 Luglio 2024 18:43

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