La Procura di Agrigento non ha disposto il sequestro preventivo per la Mare Jonio. Mediterranea: “Pronti a collaborare con la magistratura”.
AGRIGENTO – Sequestro probatorio e non preventivo. E’ questa la decisione della Procura di Agrigento che ha rigettato il provvedimento eseguito nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza nei confronti della Mare Jonio. L’imbarcazione, però, resterà ferma per consentire di effettuare ulteriori accertamenti ma sicuramente la decisione dei magistrati siciliani va contro quanto richiesto da Matteo Salvini nei giorni scorsi.
Niente sequestro per la Mare Jonio, Mediterranea: “Decisione molto importante”
La decisione della Procura di Agrigento viene accolta in maniera positiva da parte di Mediterranea: “Si tratta di una notizia importante perché la Guardia di Finanza su input del Viminale intendeva usare il ‘preventivo’ per bloccare la Mare Jonio – affermano dalla ONG citati da Sky TG24 – e impedirgli di reiterare il reato. La scelta dei magistrati è orientata ad accertare i fatti e dunque di verificare attraverso un’indagine se vi sia reato o meno“.
“Noi siamo pronti – dichiarano da Mediterranea – a fornire ogni elemento utile per accertare la verità, certi di avere sempre rispettato il diritto e i diritti. Posizioni istituzionali si sono resi complici della morte in mare o della cattura e della deportazione di donne uomini e bambini verso i lager di un Paese come la Libia“.
Mare Jonio, la Procura di Agrigento sfida Salvini
La decisione della Procura di Agrigento di non effettuare un sequestro preventivo nei confronti della Mare Jonio ma solo probatorio può essere interpretato come una nuovo sfida a Matteo Salvini.
Il ministro dell’Interno aveva chiesto alla Guardia di Finanza di sequestrare in modo preventivo l’imbarcazione. I magistrati siciliani hanno rivisto la prima decisione del Viminale. Questo potrebbe consentire alla ONG di tornare in mare subito dopo gli ultimi controlli.
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