Juve-Napoli, Carlo Ancelotti in conferenza stampa: “Io non ho mai firmato per un pareggio. Insigne contro Ronaldo? No, Juve contro Napoli”
È già Juve-Napoli. La settima giornata di campionato regala ai tifosi e agli appassionati una delle sfide più emozionanti degli ultimi anni, una gara che si è arricchita di due protagonisti indiscussi, Cristiano Ronaldo e Carlo Ancelotti.
Juve-Napoli, la conferenza stampa di Carlo Ancelotti
“A Torino ci sono tornato una settimana fa. La Juve fa parte del passato, ma non lo considero un neo nella mia carriera. È stata un’esperienza negativa per risultati, ma mi ha aiutato a crescere”.
La sfida contro Allegri – “Credo che Allegri abbia talmente tanta esperienza che sa benissimo come giochiamo, non credo lo preoccuperà il fatto che siamo cambiati. Ormai nel calcio di oggi è difficile avere dei segreti, tutti possono vedere tutto e tutti”.
La pressione sulle spalle di Insigne – “Non sono scontri individuali, non ci sarà un Cristiano Ronaldo contro Lorenzo Insigne. Sarà Juve-Napoli, alla fine vincerà chi gioca meglio, con Ronaldo o con Insigne”.
Sul valore di Juve-Napoli – “Questa partita vale tre punti, non di più e alla settima partita non vale lo scudetto. Arriva in un periodo abbastanza fresco del campionato. Sicuramente una vittoria ci darebbe molto entusiasmo. A Torino chi farà meglio vincerà”.
Anticipazioni di formazione – “Alcuni di quelli che hanno giocato mercoledì giocheranno. Ruiz e Malcuit sono due dei tanti, con Malcuit che è arrivato da poco e mi ha sorpreso, mettendomi in difficoltà”.
Ritrovare Cristiano Ronaldo da avversario – “Per Ronaldo nutro infinita riconoscenza. Al di là dei gol che ha fatto quando ero a Madrid, mi ha colpito per le sue qualità umane e professionali. Sono felice che sia in Italia, credo che sia un valore aggiunto per il calcio italiano“.
Sul risultato utile al Napoli – “Firmare per un pareggio? Non l’ho mai fatto in vita mia. Non dobbiamo pensare al risultato, dobbiamo pensare a giocare bene, ripetendo quanto fatto nelle ultime partite che abbiamo disputato. Aumenta la difficoltà, è inevitabile, ma non dobbiamo cambiare”.