Marco Giampaolo in conferenza stampa in vista di Milan-Fiorentina
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Direttore: Alessandro Plateroti

Milan-Fiorentina, Giampaolo in conferenza stampa

Rudi Garcia Marco Giampaolo Milan-Fiorentina

Vigilia di campionato per i rossoneri, che domani affronteranno i viola dell’ex Montella. Ecco le parole del tecnico.

Serie A, Milan-Fiorentina – in programma domenica 29 settembre alle ore 20.45 – è la partita che chiude il weekend di campionato (la sesta giornata si concluderà invece lunedì con la sfida tra Parma e Torino). Alla vigilia del match, il tecnico rossonero, Marco Giampaolo, ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.

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Sulle parole di Donnarumma (“Siamo tutti con il mister”): “Mi hanno fatto piacere. Ai calciatori non puoi mai mentire, sei lui si espone e perché lo sente, ci crede”.

Sulla sconfitta di Torino: “Abbiamo avuto il torto di non chiudere la partita – ha osservato Marco Giampaolo – di non ammazzarla, è quella la strada per portare a casa la vittoria. In certi momenti non siamo riusciti a fare un buon filtro, ma per buona parte della gara mi sono divertito. La squadra giocava e provava certezze nel giocare”.

Sul momento della squadra: “Mi preoccupo di come la squadra riesce a recitare la parte nel suo complesso. L’obiettivo è di giocare a calcio, di fare la partita e gestire i tempi, di avere il controllo della gara e una percentuale di possesso palla superiore agli avversari. Il dettaglio molte volte può far saltare il banco. La partita è svoltata nel momento in cui non siamo riusciti a chiuderla”.

Sul match con la Fiorentina: “Le partite sono tutte complicate, le devi sudare tutte. La mentalità deve fare la differenza. Cerco di rispettare ogni avversario e di giocare con mentalità, non con il braccino corto. Gli atteggiamenti sono la cosa più importante”.

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Marco Giampaolo: “Col Toro siamo stati imprecisi”

Sulle difficoltà dell’attacco: “Prima della partita di Torino non avevamo creato occasioni per tirare in porta. Contro il Toro, invece, ne abbiamo avute diverse. Siamo solo stati imprecisi”.

Su Leao e Piatek: “Kris in quella posizione ritrova il suo habitat – ha osservato Marco Giampaolo – è abituato a giocare lì. Leao ha le caratteristiche per giocare largo. La sensibilità dei giocatori di trovarsi gli spazi è figlia delle sue qualità. Dobbiamo cercare di portare molti giocatori nella metà campo offensiva. Loro due non escludono gli altri, io sono attento a quello che i calciatori riescono a dare nel collettivo”.

Sulla fase difensiva: “Credo che si possa difendere migliorando il possesso palla. La squadra ha temperamento, bisogna essere bravi a gestire meglio il possesso quando c’è reazione da parte degli avversari. Non ci sono gare in cui si riesce a dominare per 95 minuti”.

Su possibili cambi domani: “Abbiamo valutato attentamente le risposte fisiologiche di ogni singolo calciatore. Oggi facciamo un’altra valutazione poi domani deciderò. Sarò attento sulla risposta fisica. Paquetà? Ieri si è allenato con la squadra, non ha avuto nessun danno muscolare e può giocare”.

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Serie A, Fiorentina-Milan domenica 29 settembre alle 20.45

Sul modulo 4-3-3: “Devi riuscire a coprire bene il campo, a Torino abbiamo avuto un’ottima contrapposizione, la squadra ha fatto lavorare bene la linea difensiva finché ha avuto riferimenti, poi quando sono mancati abbiamo messo la linea difensiva a repentaglio. Col 4-3-3 dobbiamo essere bravi a portare i giocatori vicini a Piatek”.

Ancora sul sistema di gioco: “A me non piace cambiare – ha affermato Marco Giampaolo – quando cambi perdi riferimenti, dobbiamo proseguire in una direzione. 4-3-3 o 4-3-1-2? Sposta poco, sono le caratteristiche dei giocatori che determinano un certo modo di recitare dentro la partita. Non vince il modulo. La Juventus di Allegri ha vinto tanti scudetti cambiando tanti moduli”.

Sull’inserimento dei nuovi: “Sono disponibili, ma devono continuare a fare allenamenti specifici. C’è da lavorare tanto, anche per i vecchi. Quando ci riferiamo a nuovi e vecchi parliamo di condizione fisica. Le sintonie devono essere ancora sviluppate, c’è tanto da fare. Hernandez è stato un mese e mezzo fuori, Bennacer idem, Leao stesso discorso. Non c’è rammarico. Quelli che hanno giocato prima non sono calciatori da meno. Il Milan non ha solo undici giocatori”.

Torino-Milan
fonte foto https://twitter.com/acmilan

Marco Giampaolo: “La squadra la sento mia”

Sulla fiducia della dirigenza: “La fiducia non è qualcosa che ti regalano perché sei bello, alto e con gli occhi azzurri. Per alcuni è il risultato, per altri è dare continuità al processo di lavoro. Tanti anni fa ho fatto il dirigente di una piccola, so come ragionano i club. Se la società ha ritenuto di esporsi è perché avrà fatto le sue valutazioni”.

Sulle critiche: “Le capisco, il Milan ha una storia e ha milioni di tifosi. Capisco i malumori e le critiche, ho il dovere di continuare a lavorare. Bisogna cercare di migliorare le performance”.

Su Theo Hernandez: “Va sempre, anche quando non dovrebbe, è un grandissimo giocatore, ma ha bisogno di acquisire equilibri per diventare ancora più forte. Rodriguez è più razionale nella fase di non possesso”.

Sulla squadra e Calhanoglu: “La squadra la sento mia, assolutamente sì. Ma non è mia, è dei tifosi. Hakan mi è piaciuto contro il Torino, è un giocatore forte, non è uno qualunque: sa giocare e cucire, ha spirito”.

La conferenza stampa integrale di Marco Giampaolo:

Milan-Fiorentina: la conferenza stampa

?️ Guarda la conferenza stampa di Marco Giampaolo in vista di #MilanFiorentina, a partire dalle ore 14.00 #SempreMilan

Pubblicato da AC Milan su Sabato 28 settembre 2019

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ultimo aggiornamento: 28 Settembre 2019 14:40

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