Il gruppo è con l’allenatore, anche se dalle prestazioni in campo non si direbbe. Ecco le parole del capitano rossonero al termine del match contro la Fiorentina.
Serie A, Milan-Fiorentina 1-3: un altro disastro, l’ennesimo di questo sventurato inizio di stagione. La classifica piange a dirotto, mentre i tifosi sono già sul piede di guerra. E non potrebbe essere altrimenti, visto lo score dei rossoneri: quattro sconfitte nelle prime sei giornate di campionato. Peggio di così… Al termine del match contro i viola di Montella, il capitano rossonero, Alessio Romagnoli, ha parlato ai microfoni di Rai Sport.
“Non c’è molto da dire – ha dichiarato il difensore milanista – in questi casi bisogna solo stare insieme. Dobbiamo migliorare, ma la squadra non deve mollare mai. Noi siamo con il mister fino alla morte”. Lo spogliatoio, dunque, è dalla parte del tecnico. Così come la dirigenza, che a fine gara ha ribadito la fiducia nei confronti dell’ex guida della Samp.
“L’allenatore è stata una scelta nostra – ha affermato Paolo Maldini – e lo difenderemo sempre, è giusto dargli tempo, sappiamo di avere una squadra giovane. Sappiamo quali potevano essere i problemi, anche se pensavamo di far meglio: quattro sconfitte in sei giornate sono veramente tante e la qualità del gioco non è soddisfacente”.
Milan, Romagnoli: “Non dobbiamo mollare”
Fiducia, ok, ma fino a quando? Maldini è stato chiaro: Giampaolo può continuare a lavorare con relativa serenità, ma in via Aldo Rossi vogliono risposte concrete. Già a partire dalla prossima partita contro il Genoa. Perché la successiva, in caso di nuova debacle, sosta potrebbe spingere i vertici rossoneri a riflettere.
Insomma, Romagnoli e compagni sono avvisati. È il momento di dimostrare sul campo il loro attaccamento al mister. Un’altra prestazione come quella con la Fiorentina potrebbe porre fine all’avventura di Giampaolo a Milanello. E sarebbe una sconfitta… per tutti.
