Conte risponde alle critiche: “L’Inter non si tocca”

Conte risponde alle critiche: “L’Inter non si tocca”

Napoli-Inter, Antonio Conte in conferenza stampa: “Perisic ha recuperato. Vidal e Kolarov ancora non al meglio”.

APPIANO GENTILE (COMO) – Vigilia di Napoli-Inter per Antonio Conte. In conferenza stampa il tecnico nerazzurro ha presentato la delicata trasferta in Campania, in programma alle 20:45 di domenica 18 aprile 2021.

Napoli-Inter, la conferenza stampa di Antonio Conte

In conferenza stampa Antonio Conte ha risposto alle critiche degli ultimi giorni. “Ho capito che a prescindere sono io il problema – ha ammesso il tecnico, riportato da tuttomercatoweb.coml’importante è non toccare la mia squadra […]. In questi momenti non bisogna leggere troppo. In molti danno lo Scudetto ormai per fatto, ma non è così. Dobbiamo continuare ad essere umili e cercare di raggiungere gli step per coronare il sogno […]“.

Una partita che si preannuncia molto complicata per i nerazzurri. “Loro hanno una rosa molto forte – ha detto Conte – e ad inizio stagione li ho messi nella lotta per lo scudetto. Gattuso sta facendo molto bene, ma sappiamo tutti bene che questo è stato un campionato davvero molto particolare […]. Il nostro è un mestiere molto complicato. Ai nostri giocatori ho chiesto di prepararsi a soffrire se intendono continuare in panchina. I giudizi a volte potrebbero essere giusti, altre volte meno […]“.

Antonio Conte

Conte: “Koulibaly è molto forte”

Da Antonio Conte parole molto dolci per Koulibaly: “Siamo parlando di uno dei difensori più forti al mondo. Lo volevo portare a Londra e sicuramente sarà una bella sfida contro Lukaku“. Un passaggio anche sugli indisponibili: “Perisic sta bene, ha recuperato ed è a disposizione. Vidal e Kolarov continuano a lavorare a parte per smaltire il proprio infortunio”.

Nessuna particolare sorpresa sulla formazione. “Ogni squadra deve avere una identità – ha ammesso Conte – e riesce ad ottenerla solo insistendo sul sistema. Poi esistono dei princìpi che si adattano al sistema, ma penso che lavorando su un sistema di gioco per i calciatori è più semplice adattarsi […]“.

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