Milan-Torino, Pioli: “Hernandez e Kessié recuperati. Tatarusanu in porta”

Milan-Torino, Pioli: “Hernandez e Kessié recuperati. Tatarusanu in porta”

Milan-Torino, Stefano Pioli in conferenza stampa: “Ibra e Giroud non sono al massimo. Devono trovare continuità”.

MILANO – Vigilia di Milan-Torino per Stefano Pioli. Il tecnico rossonero ha presentato la delicata sfida contro i granata in programma alle 20:45 martedì 26 ottobre 2021.

Milan-Torino, la conferenza stampa di Stefano Pioli

In conferenza stampa Stefano Pioli ha illustrato tutte le insidie di questa sfida: “Mi aspetto una squadra aggressiva e quindi una partita difficile […]. Si tratta di un match molto simile a quella contro il Verona […]. Dovremo essere bravi a muoverci senza dare dei riferimenti anche perché loro prendono a uomo […]. Juric sta facendo un grande lavoro, ma non credo che siamo ad un bivio decisivo. Si tratta di passaggi importante e noi proveremo a portare a casa punti importanti“.

Un passaggio per Pioli anche su Pobega, il grande ex di questa partita: “Lui sta facendo molto bene. Il suo percorso di crescita continua e le sue caratteristiche si sposano alle perfezione con il gioco di Juric […]“.

Stefano Pioli

Pioli sui singoli

Come riportato da tuttomercatoweb.com, il tecnico si è soffermato anche sui singoli: “Hernandez lo abbiamo recuperato e potrà essere tra i convocati. Non credo, però, che partirà dall’inizio. Kessié, invece è a disposizione e vedremo […]. Difficilmente Franck giocherà da subito trequartista. A partita in corso potrà essere una soluzione, ma dal 1′ in quel ruolo ci sarà uno tra Krunic o Maldini […]”. Nessun dubbio, invece, sulla porta: “Tatarusanu sta facendo molto bene. Ha la nostra fiducia e giocherà […]. Per quanto riguarda Mirante è un po’ in ritardo di condizione […]“.

Non poteva mancare una domanda sulla convivenza tra Giroud e Ibrahimovic: “Abbiamo altre caratteristiche da sfruttare, ma quando c’è bisogno di mettere in campo fisicità loro sono una grande opzione. Stiamo parlando comunque di due giocatori che non sono ancora al 100% e hanno bisogno di continuità“.