Serie A, Gravina: “Tifosi allo stadio in estate? Migliorando l’andamento dei contagi spero si possa”.
Serie A, Gravina: ‘Spero si possa consentire parziale ritorno allo stadio in estate’. Continua a tenere banco il discorso degli stadi aperti, nuovo tema caldo della Serie A che, fissato il calendario, si prepara a ripartire.
Serie A, Gravina, “Il nostro obiettivo è assegnare in campo i verdetti di questo campionato”
Nel corso della sua intervista Gravina ha parlato della ripresa della Serie A e soprattutto della speranza di poter concludere il campionato sul campo.
“Il nostro obiettivo è assegnare in campo i verdetti di questo campionato. Ho sempre sostenuto che cambiare format in corsa sarebbe stato necessario se non ci fossero state le condizioni per la ripartenza. Invece oggi siamo molto vicini a questo traguardo, è giusto che si giochino tutte le partite in programma“, ha dichiarato Gravina ai microfoni de il Mattino.
“Tifosi allo stadio in estate? Migliorando l’andamento dei contagi spero si possa consentire un parziale accesso agli impianti”
Gravina ha parlato anche del possibile ritorno dei tifosi allo stadio già in estate, ovviamente seguendo norme e protocolli di sicurezza.
“Tifosi allo stadio in estate? Migliorando l’andamento dei contagi, spero si possa consentire un accesso parziale agli impianti di calcio. Sarebbe una straordinaria iniezione di fiducia e di entusiasmo. Mi auguro che ciò accada”.
Il nodo della quarantena in caso di contagio
Nel corso della sua intervista Gravina ha parlato anche del tema della quarantena nel caso in cui si registrasse un contagio.
“Il mio auspicio è che l’Italia riesca a superare definitivamente la fase critica, a quel punto si potrà riaffrontare l’argomento con Governo e CTS, che su questo aspetto ha sempre mostrato grande cautela”.
Le polemiche sull’algoritmo
Inevitabile poi un commento sull’ormai famoso algoritmo che ha diviso il mondo del calcio.
“È stato sollevato molto rumore senza nemmeno conoscere di cosa di tratta. Non vogliamo chiamarlo così? Chiamiamolo criterio per la definizione delle graduatorie ispirato al merito sportivo. Se il campionato si dovesse fermare un’altra volta, non ritengo giusto, ad esempio, cristallizzare la classifica senza tenere conto delle gare che restano da giocare, con club che magari ne hanno giocate di meno rispetto ad altri. Sarà ispirato a un principio di equità e buon senso”.