Nuovi rischi per la Serie A: l’introduzione della “Nuova Covisoc” potrebbe causare ricorsi e sanzioni UEFA e FIFA

Nuovi rischi per la Serie A: l’introduzione della “Nuova Covisoc” potrebbe causare ricorsi e sanzioni UEFA e FIFA

Le possibili conseguenze legali e finanziarie dell’introduzione della nuova agenzia di controllo, “Nuova Covisoc”.

Il governo italiano sta proponendo un cambiamento radicale nel modo in cui vengono monitorati i bilanci delle società calcistiche. La proposta è quella di sostituire la Covisoc con una nuova agenzia governativa, che avrà il potere di decidere sull’ammissibilità delle squadre ai campionati professionistici. Questo cambio di guardia ha suscitato preoccupazioni tra i presidenti dei club, temendo che tale mossa possa introdurre un livello di controllo statale mai visto prima nel calcio italiano.

Champions League

Le preoccupazioni di UEFA e FIFA

Storicamente, dal 1981, il controllo sull’equilibrio economico-finanziario delle squadre era gestito dal Coni tramite le federazioni sportive, in particolare la FIGC per il calcio, attraverso la Covisoc. Tuttavia, con la recente abrogazione di alcune leggi chiave e l’introduzione del decreto legislativo n.36, il governo cerca di centralizzare questi controlli, intensificando le misure di supervisione.

L’agenzia avrà l’autorità di convocare i presidenti dei club, richiedere documentazione e, se necessario, imporre misure correttive per assicurare la stabilità finanziaria dei club. Questo approccio diretto da parte dello stato solleva questioni significative riguardo l’autonomia dello sport, un principio fondamentale che potrebbe portare a ricorsi legali se percepito come violato.

Autonomia dello sport e possibili ricorsi

La tensione principale deriva dal principio dell’autonomia dello sport. Se il governo dovesse imporre criteri troppo stringenti o avere un ruolo decisionale nelle iscrizioni ai campionati, ciò potrebbe contravvenire alle norme di autoregolamentazione sportiva, dando spazio a possibili contestazioni legali.

UEFA e FIFA hanno già dimostrato in passato di reagire severamente alle interferenze governative nelle federazioni nazionali di calcio, come evidenziato da recenti tensioni nella Federcalcio spagnola. La questione se la FIGC continuerà a gestire le licenze per la UEFA Champions League o se questo ruolo passerà a nuove entità è ancora un punto di grande incertezza.