Serie A al via il 20 maggio? Gravina, "La priorità è concludere i campionati"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Serie A al via il 20 maggio? Gravina: ‘Juve non gradisce lo Scudetto a tavolino’

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Gravina sulla Serie A, “L’ipotesi è partire dal 20 di maggio o in un’ultima analisi con i primi di giugno”.

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Emergenza coronavirus, la Serie A potrebbe riprendere il prossimo 20 maggio. O almeno questa è l’ipotesi ventilata dal Presidente della Federcalcio Gravina, intervenuto ai microfoni di Tmw Radio.

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina

Gravina, “Nessuno oggi è in grado di fare previsioni”

Nella prima parte della sua intervista Gravina ha evidenziato come al momento non sia possibile fare ipotesi, ma pensare al futuro è doveroso.

“Nessuno oggi come oggi è in grado di fare previsioni finché l’emergenza sanitaria terrà sotto scacco la società. E’ una emergenza unica per il mondo. Superata questa però dovremo ripartire, tracciare un percorso di ripartenza e il calcio si sta interrogando sulle modalità di questa ripartenza, la priorità assoluta è la conclusione dei campionati“.

Per il numero uno della Federcalcio finire le competizioni è quindi un’esigenza anche per evitare eventuali contenziosi.

“E’ una esigenza per definire gli organici ed evitare una estate piena di contenziosi legali ciò non toglie che la federazione deve valutare anche altre ipotesi. Fino al 18 aprile ci dovrebbe essere il lockdown, l’ipotesi è partire dal 20 di maggio o in un’ultima analisi con i primi di giugno, così potremo a luglio definire i nostri campionati”.

“Stiamo procedendo in diverse direzioni e ci sono due fattori: il primo è rispettare le ordinanze del governo e il secondo è l’opportunità che ci stanno dando UEFA e FIFA, di poter andare oltre il 30 giugno. Siamo attenti e rispettosi, ora nessuno può fare previsioni, ma programmare è un dovere”, ha aggiunto Gravina.

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Gravina, “La Juventus non gradisce l’assegnazione d’ufficio dello Scudetto”

“Bisognerebbe decidere se assegnarlo o meno. Ma la Juventus non gradisce l’assegnazione d’ufficio […]. Annullare tutto credo sia abbastanza complicato. Ci sarebbe una grave ingiustizia che porterebbe a un’emergenza legale durante quella epidemiologica. Un’estate in tribunale non rappresenterebbe un atto di grande responsabilità”.

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ultimo aggiornamento: 2 Aprile 2020 15:18

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