Si torna a parlare di servizio militare obbligatorio in Italia. Le proposte di legge attualmente in discussione in Parlamento.
Negli ultimi anni, il tema del servizio militare obbligatorio è tornato al centro del dibattito politico italiano. Nonostante la sospensione della leva obbligatoria nel 2005 grazie alla legge Martino durante il governo Berlusconi, nuove proposte di legge stanno emergendo in Parlamento. Alcuni politici spingono per il ripristino della leva obbligatoria, mentre altri preferiscono un modello basato sulla volontarietà. Ecco un’analisi delle principali proposte in discussione e delle posizioni emerse tra Camera e Senato.
Le proposte per il ripristino del servizio militare obbligatorio
In Parlamento, diverse proposte puntano alla reintroduzione della leva obbligatoria. Tra queste, spicca il progetto di legge presentato da Eugenio Zoffili della Lega, depositato alla Camera a maggio 2024. La proposta prevede l’istituzione di un servizio militare e civile universale obbligatorio per tutti i giovani dai 18 ai 26 anni, da svolgersi sul territorio nazionale per un periodo di sei mesi. Secondo Zoffili e altri sostenitori, questa misura rappresenterebbe una “grande forma di educazione civica” e favorirebbe il ritorno a un senso di appartenenza e responsabilità tra i giovani italiani.
Un’altra proposta simile arriva dal Consiglio regionale Friuli-Venezia Giulia, che ha avanzato al Senato un disegno di legge per il servizio civile o militare obbligatorio, che ricalca in gran parte il progetto di Zoffili. Tuttavia, queste iniziative non sono prive di controversie. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso chiaramente la sua contrarietà, affermando che le forze armate non dovrebbero essere viste come uno strumento di educazione per i giovani, ruolo che spetta invece alla famiglia e alla scuola.
L’alternativa in esame
Oltre alle proposte per il ripristino della leva obbligatoria, c’è anche chi suggerisce una strada alternativa basata sul volontariato. Tra queste spicca la proposta del deputato Edmondo Cirielli di Fratelli d’Italia, che punta a creare un “Servizio Nazionale Militare di Volontari per la Mobilitazione”. Questo sistema permetterebbe ai cittadini di aderire su base volontaria, con l’obiettivo primario di difendere la Patria, sia sul territorio nazionale che all’estero, in linea con quanto sancito dall’articolo 52 della Costituzione italiana.
Un’altra iniziativa interessante è quella del presidente della Commissione Difesa della Camera, Nino Minardo, che ha presentato una proposta per creare una riserva militare sul modello israeliano. Questo progetto prevede la costituzione di un bacino di riservisti da mobilitare in caso di emergenza nazionale, offrendo un’alternativa più flessibile e moderna rispetto alla leva obbligatoria.
Mentre il dibattito continua, le proposte di legge sono ancora in fase di valutazione e dovranno superare numerosi passaggi parlamentari prima di poter diventare realtà. Quello che è certo è che il tema del servizio militare, obbligatorio o volontario, resta una questione aperta che divide l’opinione pubblica e la classe politica italiana.