Lavoro: proposta la settimana corta

Lavoro: proposta la settimana corta

Un’ora in più al giorno ma per soli quattro giorni. Intesa Sanpaolo apre alla settimana corta per aumentare la produttività.

La più grande banca d’Italia fa da apripista per la settimana corta. In molti paesi nordeuropei è già affermata, ora si prova ad introdurla anche nel nostro paese con l’esperimento di Intesa Sanpaolo. Studi hanno dimostrato che lavorare meno incrementa la produttività, un problema annoso e in peggioramento in Italia. Per questo, la banca propone ai dipendenti di lavorare un’ora in più ogni giorno per stare a casa una giornata in più. Il tutto a stipendi invariati.

La settimana si accorcia a 36 ore complessive anziché 37 ore e mezzo aumentando il tempo libero a disposizione dei dipendenti. In più, tenendo chiusa la banca si risparmia in termini di costi anche energetici. Esclusi da questa iniziativa le filiali che sono a contatto con il pubblico e devono continuare a garantire il servizio.

Ufficio Banca

4 giorni per i lavoratori: risparmi energetici

Un guadagno in tutti i sensi, sia energetici per l’ufficio, sia per gli spostamenti e sia in termini di qualità della vita dei lavoratori che si ripercuote sulla qualità del lavoro e della produttività. Ai dipendenti non verrà imposto un terzo giorno di riposo nel weekend, ma sarà lo stesso lavoratore a scegliere quando prendersi una giornata libera extra durante la settimana.

Ma bisogna fare attenzione al fatto che aggiungere un’ora di lavoro in più al giorno durante i quattro giorni di lavoro, non è poco. Il responsabile scientifico dell’Osservatorio Smart Working specifica che deve essere garantita la massima flessibilità e la massima libertà. Altrimenti rischia di non incidere positivamente sulla vita dei lavoratori.

Anche i sindacati restano scettici perché “è previsto dal contratto nazionale di lavoro dei bancari sia l’utilizzo della settimana corta sia lo smart working regolamentato in sede aziendale. Quindi, Intesa Sanpaolo sta applicando una norma del contratto nazionale già definita da tempo» dice Sileoni. Inoltre, c’è da vedere il costo dell’energia che verrà risparmiato dalla banca ma inciderà sui lavoratori che lavoreranno in smart.