L’esperimento della settimana corta si è rivelata un successo nel Regno Unito, dove i dipendenti sono più sereni e produttivi.
L’esperimento della settimana corta nel Regno Unito ha prodotto incredibili risultati. Lavorando quattro giorni su sette i dipendenti risultano essere più felici ed i loro profitti sul lavoro hanno segnato un incremento. A continuare il test 56 aziende su 61, alla luce dei risultati nettamente positivi.
In cosa consiste l’esperimento
La settimana lavorativa composta da quattro giorni sta diventando una realtà in diverse aziende nel mondo. Si tratterebbe di accorciare l’orario di lavoro, senza effettuare decurtazioni sugli stipendi né diminuire la produzione. In Gran Bretagna è in corso una sperimentazione del provvedimento che durerà sei mesi, per testarne gli effetti. Sono tremila i dipendenti coinvolti nella sperimentazione.
I cambiamenti in questione sono sorti a seguito della pandemia globale da Coronavirs. Grazie allo smart working, diffusosi nel periodo di emergenza, è aumentata la flessibilità lavorativa, facendo emergere i problemi di stress e burnout legati agli ambienti lavorativi.
Joe Ryle, direttore della 4 Day Week Campaign, ha commentato l’incredibile risultato ottenuto. “In un’ampia varietà di settori, – dice – il benessere è migliorato notevolmente per il personale e la produttività aziendale è stata mantenuta o migliorata in quasi tutti i casi. Siamo davvero soddisfatti dei risultati e si spera che dimostrino che è sicuramente giunto il momento di implementare una settimana di quattro giorni in modo più ampio”.
David Alatorre, Chief Technology Officer di Rivelin Robotics – altra azienda che ha impostato un fine settimana di tre giorni – ha dichiarato: “Volevamo instillare in azienda una cultura che mettesse il benessere al primo posto, assicurandoci che tutti siano riposati e abbiano un buon equilibrio tra lavoro e vita privata”.
I benefici dell’accorciamento della settimana lavorativa
Un alleggerimento del carico lavorativo risulterebbe essere produttivo sia per i datori di lavoro che per i dipendenti. Difatti, un lavoratore sereno e felice risulta essere più produttivo rispetto ad un lavoratore stressato e costretto a fare orari esageratamente lunghi.